Uno, due, tre e quattro. Questi gli impegni del pugilato italiano da venerdì a domenica. Il ferrarese Nicola Cristofori (9-1-1) difende sabato per la prima volta il tricolore welter, conquistato lo scorso marzo a Cernusco sul Naviglio nel milanese, a spese del varesino Michele Esposito dopo una battaglia feroce, tenendo a bada un avversario che fa dell’agonismo l’arma principale. Il mancino,allievo di Roberto Croce ha fatto valere le lunghe leve, gli spostamenti laterali e una bella resistenza. Se Cristofori con i suoi 23 anni è il campione italiano più giovane, lo sfidante Tobia Loriga (29-8-2) calabrese di Crotone, con i suoi 41 anni è quello più datato. Il divario è di 18 anni, due generazioni. Tra l’altro gioca in casa, nella sua Comacchio, dove ha già combattuto un anno addietro battendo Del Mestro per KO5. Il ruolo di favorito è d’obbligo e la Piazzetta Treponti dove sarà montato il ring, avrà il pubblico tutto per lui. Loriga sa benissimo che sarà un match tutto in salita, ugualmente salirà sul ring per compiere il miracolo. “Dopo la sconfitta contro Morello avevo deciso di chiudere, dopo 15 anni di attività. Ma continuando a frequentare la palestra, mi rendevo conto di sentirmi molto bene. Quando mi hanno proposto questa opportunità l’ho accettata con entusiasmo”. Se Loriga ha detto sì, il maestro del campione ha pensato al siciliano, per due motivi: “Prima di tutto perché è un pugile di esperienza e Nicola deve appunto farla, inoltre ha una boxe pulita e non è mai rinunciatario. Quindi lo spettacolo non mancherà”. Il campione si è preparato come al solito, quando esce dal lavoro: “Opero in un’impresa per il trasporto dei mobili, che comporta l’impegno di salire e scendere le scale. Faticoso ma allenante. Dopo la conquista del titolo consapevoli che c’è ancora molto da imparare, ho cercato di curare alcuni particolari, come la continuità dei colpi anche indietreggiando. Contro Loriga cercherò di metterli in pratica”.
La Loreni Boxe che organizza la serata, mette in programma, altri quattro incontri. Nei cruiser Damian Bruzzese (18-5) 35 anni, si misura col più giovane serbo Predag Jevtic (6-7--3) e farà bene a non sottovalutarlo. Il leggero Fabio Renna (3-3) contro Milovan Dragojevic (Ser. 0-7-2) dal pronostico da uno fisso. Il medio Marc Assouman (1-5-1) dovrebbe avere l’opportunità di migliorare il modesto record ai danni del veterano ceco Josef Holub (5-98-1), 35 anni, attivo dal 2004. Per il peso gallo Ahmed Obaid, origini magrebine, residente in Italia, per il debutto trova il ceco Nikolas Botos (0-4) sui 4 round. Sportitalia si collega alle 21, salvo il solito ritardo.
Domenica 12 agosto, per la OPI 82 dei Cherchi, opportunità per l’ex tricolore e sfidante all’europeo dei medi Matteo Signani (25-5-3), deciso a recuperare tempo perduto negli ultimi due anni. Dopo la sconfitta del dicembre 2016 per l’europeo contro Blandamura, con verdetto a maggioranza, è salito sul ring solo due volte, una nel 2017 e una nel 2018. Dopo essere passato con i Cherchi ed essersi affidato al maestro Giorgio Campanella, uno dei leggeri più esplosivi degli anni ‘80 e ’90, sembra deciso a ritentare l’opportunità europea. Primo passo è quello di battere Riccardo Lecca (16-3-1) della Invictus di Roma, dove opera da insegnante e personal trainer, quindi nel mondo della boxe a tempo pieno. Coetanei non più verdi, 39 anni entrambi, si giocano il vacante titolo Latino IBF, traguardo che potrebbe aprirgli le porte all’Unione Europea, con un pensierino all’europeo EBU. “Conosco Signani da molti anni e lo ammiro oltre che rispettarlo. Stavolta si sono incrociate le nostre strade e sul ring daremo il meglio per superarci. Lui ha più esperienza ma non penso possa essere determinante. Ritengo si parta col 50% a testa”. Giorgio Campanella ha accolto Signani nel 2017 e giorno dopo giorno ha visto migliorare la condizione e il rendimento. “Matteo è un esempio per tutti i ragazzi, - sottolinea Campanella - il primo ad arrivare l’ultimo a uscire. Sta ritrovando le motivazioni che erano scomparse dopo la sconfitta europea. L’ostacolo Lecca deve superarlo in modo convincente, perché è una tappa non il traguardo. Nonostante l’età ha una condizione atletica invidiabile”.
Detto da un maestro che nella carriera sul ring, oltre ad essere stato campione d’Europa jr. e aver partecipato ai Giochi di Seul nell’88 a soli 18 anni, battuto dal tedesco dell’Est Zuelov, che conquisterà l’oro, a conoscerà anche il tappeto sul destro dell’azzurro nel primo round. Quel destro che il 25 maggio 1964 a Las Vegas, mise kd anche Oscar de La Hoya per il mondiale superpiuma WBO, facendo correre un lungo brivido al grande campione che in carriera detenne il mondiale in sei categorie, oltre all’oro olimpico nel 1992, difficile non credergli. A Gatteo c’è attesa per il debutto al professionismo dal superwelter romano Mirko Natalizi, 22 anni, campione italiano e azzurro, oltre protagonista nell’Italia all’ultima edizione delle World Series, dove si è reso protagonista con una striscia di vittorie per KO, a conferma della potenza nei guantoni. Vista la giovane età ha margini di miglioramento notevoli. Debutta contro l’esperto serbo Sladjan Dragisil (4-13) 32 anni e conosciuto in Italia, dove ha già combattuto sei volte, perdendo con dignità. Nel programma anche il supermedio Filippo Gallerini (5-3) e il leggero Alex D’Amato (4-2) impegnati dai serbi Dusan Sojanovic (1-2) e Dimitri Djordjevic (0-12-1). Un altro debutto eccellente riguarda Vincenzo Mangiacapre, 29 anni, tre bronzi eccellenti, agli europei e ai mondiali 2011 e ai Giochi di Londra 2012. Venerdì sul ring di Ascea Marina nel salernitano, affronta il campano Giuseppe Rauseo (2-41-3) sui 6 round.
Giuliano Orlando