Dopo la maratona degli assoluti dilettanti, svoltisi al PalaSantoro, la struttura delle FFOO, in zona Tiburtina, l’attenzione si sposta nell’elegante location di Cinecittà World di Roma, dove domani venerdì torna la boxe professionistica, con una serata di ottimo livello, allestita dalla BBT, la sigla dell’avvocato romano Davide Buccioni, infaticabile ad organizzare nella capitale e non solo. Il ruolo di protagonista è affidato al beniamino di casa, l’imbattuto Mauro Forte (13-0-1) impegnato nella sfida più importante della carriera, contro lo spagnolo di Valencia, Artiz Pardal (14-2-5), in palio la vacante cintura dell’Unione Europea pesi piuma, sui 12 round. Una chiusura d’anno importante per il mancino della capitale: dopo aver conquistato lo scorso fine maggio a Milano, la cintura Internazionale IBF a spese dell’esperto ghanese Michael Pappoe (24-6), costretto alla resa al sesto tempo, questa opportunità “europea” diventa il trampolino di lancio per bussare a tempi brevi al titolo EBU. Davide Buccioni non ha dubbi sulla vittoria di Forte: “Il match con Pardal è una tappa di avvicinamento all’europeo maggiore. Mauro sta crescendo ad ogni match, lo ha dimostrato dominando Michael Pappoe (24-6), che in fatto di esperienza lo sovrastava, con un record di 20 KO su 24 vittorie, una sola sconfitta prima del limite, sulle cinque sopportate, quella contro Joshua Wahab (19), nigeriano residente in Ghana, uno dei più forti piuma africani. Contro Mauro, ha abbandonato al sesto round, senza essere riuscito a vincere un solo round. Questo lascia capire le sue potenzialità”.
A sua volta Mauro Forte è fiducioso di superare l’ostacolo spagnolo, anche se con la solita modestia non lancia proclami. “Se è stato scelto dall’EBU come cosfidante, vuol dire che merita tale considerazione. Io farò il possibile per batterlo e puntare ancora più in alto”.
Come ti sei allenato?
“Sotto la guida del maestro Emiliano Filippi alla palestra della Magliana, in alcune occasioni sono andato a Napoli per fare i guanti con i fratelli Picardi e pure con Mirko Valentino, utilissimi sparring anche se distanti da Roma”.
Quando sei entrato in palestra?
“A 17 anni, la boxe mi piaceva, la vedevo in tivù e ho voluto provare. Da dilettante ho vinto il Guanto d’Oro nel 2015 e l’anno dopo sono arrivato in finale agli assoluti, battuto dal più esperto Ferramosca. Il pugilato mi ha fatto conoscere Galli Desirè, a sua volta atleta, arrivata in nazionale e vincitrice del Guanto d’Oro nei 54 kg., battendo la quotatissima Diletta Cipollone. Desirè è la mia compagna, la mamma di Sophie (2 anni e mezzo) e di Gabriele che ha 7 mesi. Mi segue sempre, anche all’angolo e sa capire ogni mia esigenza”.
Il tuo lavoro?
“Con mio padre Ernesto e mio fratello Daniele conduciamo una carrozzeria, dove sono impegnato dalle 8 alle 17.30. Finito il lavoro, ogni sera vado in palestra e mi alleno col maestro Filippi cercando di correggere gli errori che nel pugilato non mancano mai. Ho debuttato al professionismo nell’aprile del 2016, e l’anno dopo sono diventato campione italiano a spese di Nicola Cipolletta. Finora ho sempre vinto, salvo un pareggio a Patti nel messinese, contro Vincenzo Eroe sui 4 round al secondo incontro da professionista”.
La sfida più difficile?
“Non tanto difficile, quanto impegnativa, contro Dionisie Tiganas lo scorso marzo a Roma, un moldovo residente a Rovigo, di una generosità incredibile. Sempre in attacco, nonostante i colpi che subisce, sembra fatto di gomma. Più o meno come il georgiano Levani Tsiklauri che ho battuto nel 2018 a Roma, per la cintura del Mediterraneo WBC. Anche lui avanzava sempre, incurante dei pugni”.
Calcisticamente da che parte stai?
“Fede laziale da sempre, anche se non faccio parte di quelli che dormono con la sciarpa azzurra sotto il cuscino. Mi fa piacere quando vince e al momento andiamo molto bene in campionato, meno nelle Coppe, ma senza esagerare”.
Il titolo UE piuma, sembra una prerogativa spagnola, visto che il precedente campione era Carlos Ramos (11-2), ispano nato in Ecuador, titolo conquistato lo scorso giugno ai danni dell’inglese Razaq Najib (11-4) e poi lasciato vacante, dopo la sconfitta con l’altro inglese James Dickens (28-3) nel tentativo di conquistare l’europeo IBF. Vincendo, interromperesti la loro continuità. Conosci il tuo avversario?
“Col mio allenatore, abbiamo visto alcuni filmati e ci siamo preparati per trovare le contromisure. Pugile tecnico ma anche potente, dovrò stare molto attento e anticiparlo senza farmi trovare scoperto quando tenta gli attacchi. Di certo un rivale impegnativo”.
La BBT ha completato la serata mettendo sul ring buona parte della sua scuderia, quasi tutti pugili romani, per invogliare ulteriormente gli appassionati ad essere presenti. Nei piuma si assegna la cintura WBC-FPI, tra Luca Angeletti (4-1) che gioca in casa e il toscano di Lucca, nato in Albania, Marvin Demollari (5-1). Un altro beniamino di casa, il superwelter Damiano Falcinelli (11) ormai pronto al decollo, opposto al georgiano Sandro Jajanide (5-20-1). Torna il promettente cruiser Mattia Faraoni (5-1), contro il serbo Vukasin Obradovic (4-15). Nella stessa categoria, altra sfida italo-georgiana tra Francesco Cataldo (7-6) e Zuka Mekereshvili (Georgia 7-23). Per l’italiano è ultimo test prima di battersi contro Francesco Versaci (20-3), per il titolo nazionale il 24 gennaio a Pomezia, dove Cataldo risiede. Spazio anche per Pietro Rossetti (6), un welter imbattuto, prossimo a battersi per il trofeo WBC-FPI. In attesa, affronta lo spagnolo Gadatamen Taylor (2-2-1).
Infine, debutto del superwelter Mattia Pileggi con Darko Ristic (Ser. 0-4).
Per informazioni Info Ticket:
boxol.it – boxofficelazio.it!! – accreditibbt@libero.it –
I prezzi: Tribuna 20 – Bordoring 25 – Vip 35 euro
Giuliano Orlando