La comitiva azzurra del pugilato, è giunta a Londra nella tarda mattinata. Il presidente federale Franco Falcinelli l’ha preceduta, in considerazione del ruolo di Responsabile Tecnico AIBA, compito di estrema delicatezza, oltre che di grande responsabilità, dovendo far rispettare le normative regolamentari vigenti e visionare il comportamento di arbitri e giudici. Il team è guidato dal dottor Alberto Tappa, segretario federale, dai tecnici Francesco Damiani e Raffaele Bergamasco, dal fisioterapista Fabio Morbidini, oltre ai sette atleti che sul ring dell’Excel Arena di Londra, difenderanno l’onore azzurro.
Il capitano è il +91 Roberto "Game Over" Cammarelle, bronzo ad Atene, oro a Pechino, deciso a conquistare il primato dei tre podi in altrettante olimpiadi. “Sono alla fine di un lungo percorso, iniziato dieci anni fa. - dichiara Cammarelle - Rispetto a Pechino 2008 non sono il favorito. Va bene così, ho voglia di stupire, ritengo di aver raggiunto la condizione ideale. Non anticipo nulla, lascio al ring il giudizio. Fermo restando che darò il meglio in assoluto”. Anche il massimo Clemente Russo è alla terza presenza olimpica. Argento a Pechino, sogna l’oro di Londra. “Sono condannato a vincere – ammette – passare dall’argento all’oro. Non sarà facile, ci sono avversari più giovani e ambiziosi che mirano al podio. Ma ci sarò anch’io”.
Il leggero Domenico "Mr. Tattoo" Valentino con le Olimpiadi ha un conto aperto: “Dopo Atene e Pechino cerco il colpo grosso. Ho vinto il mondiale, indicato come migliore atleta 2009, voglio rompere il digiuno olimpico. Sono maturo e controllo le mie paure”. Alla sua seconda edizione olimpica, la prima andata a segno con la medaglia di bronzo, Vincenzo "Lo chiamano Faccia di Bronzo" Picardi (52 Kg), per la continuità sul podio. Bronzo europeo, mondiale e olimpico: ”Ho lavorato con intensità e volontà. Non tradirò nessuno anche perché per me l’Olimpiade è 'vittoria'. Mi gioco tutto e voglio scendere dal ring senza rimpianti”.
Occasione da non perdere anche per Vittorio Jahyn "Parrinox" Parrinello (56 Kg), bis anche per lui: “In qualità di atleta e militare, ho l’onore di rappresentare un Paese e cercherò di dare il meglio. Arrivo a Londra carico di esperienza, mentalità e consapevolezza”. Debutto olimpico per Vincenzo "Murzy" Mangiacapre (64 Kg), bronzo europeo e mondiale, con un pizzico di vena poetica: “Vivendo la mia emozione costruirò il mio sogno. Ho acquistato sicurezza ed ho una marcia in più”. Pure il sardo Manuel "Squikky" Cappai (kg 49) è al debutto, a 19 anni è il più giovane italiano: “Ho imparato a sognare a Trebisonda. Ora sono obbligato a provarci. Voglio assolutamente emulare i campioni con cui mi alleno, una squadra forte ed esperta da cui posso solo imparare”. Venerdì i sorteggi, con le teste di serie, che avranno peso determinante nel cammino dei pugili.
L’Italia ai Giochi. I Giochi moderni, segnano a Londra la XXX edizione. In realtà se ne sono svolte 26, l’attuale è la 27esima edizione. La prima assenza nel 1916, sede Berlino, annullata per l’evento bellico. Sempre per la guerra non si svolgono i Giochi nel 1940 e 1944. Assegnati a Helsinki e a Londra. Si riparte nel 1948 ed è la capitale inglese - difesa dal CIO che boccia le candidature di ben quattro città americane: Los Angeles, Filadelfia, Baltimora e Minneapolis), oltre alla svizzera Losanna – ad ospitare l’evento, etichettato XIV edizione nel segno di una teorica continuità. L’Italia in guantoni dal 1920 non ha perso un colpo. Quella londinese è la 22esima presenza.
Queste le date, il numero di pugili ad ogni edizione e le medaglie conquistate dall’Italia.
1920 Anversa (Belgio): 6, piuma: Garzena bronzo; 1924 Parigi (Francia) 16; nessuna medaglia; 1928 Amsterdam (Olanda) 7: gallo: Tamagnini; leggeri Orlandi; medi Toscani oro; mosca: Cavagnoli bronzo; 1932 Los Angeles (Usa) 8; mediomassimi: Rossi, massimi: Rovati, argento. 1936 Berlino (Germania) 8; gallo: Sergo, oro; mosca: Matta, argento; 1948 Londra (Inghilterra): 8; piuma Formenti oro; mosca Bandinelli; gallo: Zuddas argento, welter: D’Ottavio; medi: Fontana, bronzo. 1952 Helsinki (Finlandia) 10; leggeri: Bolognesi, oro; piuma: Caprari, argento; welter: Visentin, bronzo. 1956 Melbourne (Australia) 8; leggeri: Nenci, argento; massimi: Bozzano, bronzo. 1960 Roma (Italia) 10; piuma: Musso, welter: Benvenuti, massimi: De Piccoli, oro; gallo: Zamparini, leggeri: Lopopolo, superwelter: Bossi, argento; mediomassimi: G. Saraudi, bronzo. 1964 Tokyo (Giappone) 10; mosca: Atzori, mediomassimi: Pinto, oro; welter: Bertini, medi: Valle, massimi: Ros, bronzo. 1968 Città del Messico (Messico) 11; massimi: Bambini, bronzo; 1972 Monaco (Germania) 8; nessuna medaglia.1976 Montreal (Canada) 6; nessuna medaglia.1980 Mosca (Urss) 4; leggeri: Oliva, oro. 1984 Los Angeles (USA) 7; gallo: M. Stecca, oro; mosca: Todisco, supermassimi: Damiani; argento; welter: Bruno, mediomassimi: Musone, bronzo. 1988 Seul (Corea Sud) 7; piuma: Parisi, oro. 1992 Barcellona (Spagna), 5; nessuna medaglia.1996 Atlanta (USA) 5; nessuna medaglia. 2000 Sydney (Australia) 6; supermassimi: Vidoz, bronzo; 2004 Atene (Grecia) 6; supermassimi: Cammarelle, bronzo; 2008 Pechino (Cina) 6; supermassimi: Cammarelle, oro; massimi: Russo, argento; mosca: Picardi, bronzo. 2012 Londra (Inghilterra) 7 atleti.