Boxe. I pronostici di Fragomeni sul poker di sabato a Milano. Venerdì negli USA torna Tyson sul ring.

Pubblicato il 14 novembre 2024 alle 20:00
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

Boxe. I pronostici di Fragomeni sul poker di sabato a Milano. Venerdì negli USA torna Tyson sul ring.  

 

di Giuliano Orlando                                                                                                                                                       

 

Chi è Giacobbe Fragomeni? La domanda potrebbe far sorridere molti degli spettatori che riempiranno l’Allianz sabato, considerato che fino al 2017 ha combattuto e vinto, mettendo i guantoni al chiodo alla soglia delle 48 primavere. Conquistando nel corso della lunga carriera, pur se iniziata tardi, rispetto al solito, europei e mondiali. Giacobbe, allievo di Ottavio Tazzi della Doria, un mito tra i maestri per l’infinita umanità nel rapporto con gli allievi, esordisce sul ring nel 1990 a 21 anni e nel 1994 a Verbania vince il tricolore. Da quel momento la maglia azzurra sarà una costante fino al 2001, quando passa pro. Oro ai Giochi del Mediterraneo a Bari, bronzo mondiale nel 1997 a Budapest, l’anno dopo sul ring di Minsk in Bielorussia compie la straordinaria impresa di vincere l’europeo nei 91 kg., battendo in finale Dyczkow, l’idolo di casa.

Dovranno trascorrere ben 24 anni per trovare un altro italiano al vertice, impresa riuscita ad Aziz Mouhiidine nella stessa categoria sul ring di Yerevan in Armenia nel 2022. Titolare ai Giochi di Sydney nel 2000. L’anno dopo debutta da pro sotto la guida oculata di Salvatore Cherchi, che lo fa crescere con costanza arrivando ad una striscia di 21 vittorie, che comprendono il titolo italiano e l’Internazionale WBC. A quel punto l’opportunità europea è occasione da non perdere, anche se l’offerta comporta la trasferta a Londra contro un campione come David Haye. La sera del 17 novembre 2006 la sfida tocca momenti agonistici di assoluto livello e Fragomeni sfiora la grande impresa anche se alla fine il match premia l’inglese per la maggiore pesantezza dei pugni. L’EBU indica la sfida come la migliore dell’anno. Nel 2007 batte un ottimo Vincenzo Rossitto e conquista la cintura dell’Unione Europea. Salvatore Cherchi sfrutta al meglio l’amicizia con Josè Sulaiman presidente WBC, facendo salire Giacobbe nei top tra i cruiser, al punto di diventare cosfidante alla cintura iridata, resa vacante da David Haye, che sceglie di salire nei massimi puntando ad una sfida con Wladimir Klitschkov, che domina la categoria.

L’inglese batte il gigante russo Valuev e il connazionale Harrison, oro ai Giochi del 2000, arrivando alla sfida con l’ucraino. Il WBC indica il ceco Rudolf Kraj, argento olimpico, come contender di Fragomeni. Il glorioso Palalido che ospita l’evento il 24 ottobre 2008, vede il tutto esaurito e Fragomeni non tradisce le attese, anche se Kraj prima di arrendersi dimostra grinta e potenza. Quando l’arbitro all’ottavo round decide di fermare il match, ritenendo la ferita sopra l’occhio destro, sopportata dall’italiano, dovuta ad una testata, troppo pericolosa, i tre giudici hanno l’italiano in chiaro vantaggio (77-74). Il sogno del giovanotto arrivato dalla Calabria a Milano giovanissimo, passato attraverso esperienze drammatiche, ha realizzato il sogno della vita. Il proseguo non è meno inteso e impegnativo.

In particolare trova sul suo cammino, il polacco Wlodarczyk, detto il Diablo e tale era: fisico da massimo, colpi ficcanti e veloci (27 anni contro i 40 del campione). Il confronto si disputa a Roma il 16 maggio 2009 e il polacco appare spietato, colpendo l’italiano sopra e sotto. Al nono round Fragomeni viene contato due volte e appare ad un passo dalla resa. “In quei momenti - mi confessò – pensai ai sacrifici che avevo fatto per conquistare la cintura che quel diavolo polacco voleva portarmi via. Ebbi una reazione d’orgoglio incredibile. Sentii dentro la voglia di non arrendermi e ripagare l’avversario con altrettanti pugni. Una questione di testa”. E il miracolo avvenne, con Fragomeni ad inseguire lo sfidante sorpreso da tanta vitalità offensiva, che ebbe termine solo alla fine del dodicesimo round. La parità non fu un regalo, ma il premio ad un recupero incredibile. La carriera proseguì per altre stagioni ad alto livello, anche se la cintura WBC la perse a fine novembre dello stesso 2009, contro il magiaro Erdei, salito di categoria dopo un lungo dominio nei mediomassimi. Il match disputato a Kiel in Germania, con Patrizio Oliva all’angolo, vide Fragomeni inopinatamente in difesa per oltre metà incontro e una rimonta tardiva, per l’errata conduzione tattica. Una sconfitta che si sarebbe potuta evitare. Quando alla fine del 2015, ritenne giunto il tempo del riposo, si era battuto da gladiatore con grandi campioni. Il resto, fino al 2017, risultò un graduale saluto prima dell’addio.

Oggi Fragomeni è un apprezzato insegnante, che gestisce a Milano la bella palestra Fight Club accanto alle Colonne di San Lorenzo, in procinto di aprire un secondo gym a Quinto Stampi, zona Rozzano. Per vivere ancora di più l’atmosfera del ring, collabora con la TAF di Edoardo Germani.  In questo caso la riunione di sabato all’Allianz, con quattro sfide titolate dall’esito incerto. Chiedere a Giacobbe giudizio tecnico e pronostico, mi è sembrata idea indovinata.

Un bel poker in guantoni, quello che la TAF offre agli appassionati del pugilato. Iniziamo dal clou. Morello mette in palio la cintura del Mediterraneo medi WBC, contro Moncelli. Il tuo pensiero?                                                          

  “E’ il confronto tra un tecnico che eccelle nella boxe di rimessa e il rivale votato all’attacco. Abbastanza simile alla precedente sfida di Morello contro Chiancone, anche se il pugliese ha un repertorio più vario e questo potrebbe complicare la vita a Morello. Dipende dal campione l’esito del match. Se Morello è al top resta il netto favorito, diversamente se la dovrà sudare”.                                                                                                                                         

In caso di successo non sarebbe il caso per Morello puntare all’europeo magari nei superwelter?                             

 “Dario è molto autonomo nelle scelte. A lui va bene combattere a Milano, ha un buon pubblico e questo al momento lo soddisfa. Le qualità non gli mancano, vedremo in futuro cosa deciderà”.                                                                                     

 Saliamo ai massimi leggeri per il confronto che vale il tricolore vacante, tra Kogasso e Lizzi. “Non vedo un favorito. L’allievo di Gigliotti è migliorato molto nell’ultima stagione e pare prossimo ad ottenere la cittadinanza italiana, considerato che vive a Voghera da una ventina di anni. Strutturalmente è atleta ideale, buon allungo e quel pizzico di potenza che non guasta nella categoria. Per contro il calabrese allievo di Ercole Morello, il papà di Dario, nonostante la sconfitta rimediata recentemente a Sequals contro Morike Oulare (7) della Guinea residente a Bologna, dove è stato contato, un match che non gli avrei fatto fare, resta pugile di difficile lettura.

Veloce di braccia e gambe, attacca a folate e non sai mai in che modo. Anche se Kogasso, 28 anni, ha più match, penso che Lizzi, 23 anni, sia più esperto”.                                                                       

  Esposito e Aouina si giocano la cintura International Silver WBC dei welter. “Qui sono parte in causa, allenando il tunisino, da anni in Italia. Tra l’altro ha vinto il tricolore da dilettante nel 2018 e recentemente quello dei pro a Monza, battendo il romano Pietro Rossetti. Sappiamo bene che Esposito è una macchina da guerra, dal fiato inesauribile sempre all’attacco, vario nei temi e quindi temibile. Akrem deve stare attento e rientrare senza cadere sulla replica del rivale. Compito molto impegnativo, che in palestra esegue bene. Evito il pronostico, anche se spero sia favorevole a noi”.                                                                                        

    Il quarto scontro riguarda i superpiuma Paparo e Diallo, per diventare campione italiano, titolo vacante.                               

  “Non conosco bene Diallo, ma leggendo il record deduco abbia pugni pesanti e questo è un biglietto da visita importante. Ho letto del suo viaggio incredibile dalla Guinea all’Italia, con sosta forza in Libia dove ha subito violenze. Dopo una prova tanto difficile è chiaro che la boxe diventa una liberazione e realizzazione pazzesca. Paparo l’ho visto diverse volte e ritengo abbia margini di miglioramento notevoli. Dipende quanto impiegherà a metterli in pratica. Per la sua boxe, preferisce l’avversario che attacca, ma non deve esagerare nelle repliche evitando atteggiamenti spavaldi.  Anche in questo caso se la giocano alla pari”.                                             

  Programma. Medi: 10 t. Dario Morello (23-1) c. Felice Moncelli (24-8-2) WBC Mediterraneo. Welter: 10 t. Akrem Aouina (11-1) c. Nicholas Esposito (19) International Silver WBC vacante. Superpiuma: 10 t. Mohamed Diallo (9-1) c. Francesco Paparo (8-1-1) tit. italiano vacante. Massimi leggeri: 10 t. Jonathan Kogasso (13) c. Roberto Lizzi (7-1) tit. italiano vacante.   

                                                                                               

Dall’Italia ad Arlington nel Texas (USA), per un appuntamento venerdì notte, ricco di attese e un giro d’affari oltre i 300 milioni di dollari, con protagonisti dalle varie sfaccettature e nel contempo anche di indubbio valore. Inizio dalla sfida tra Mike Tyson (50-6), il più giovane campione pro dei pesi massimi, una meteora di lunga durata, che alla soglia dei 58 anni torna a combattere dopo un silenzio ufficiale di 19 anni. L’ultimo match l’11 giugno 2005 a Washington, battuto dall’irlandese Kevin McBride. Per la cronaca, nel 2020 disputò un match sui 6 round contro l’ex plurititolato Roy Jones jr. verdetto di parità, alla fine di un confronto accademico. Sfidato da tale Jake Paul (11-1), arricchitosi come youtuber, ovvero colui che realizza e diffonde video relativi ad un argomento specifico, o in alcuni casi a macro aree tematiche.

Può scegliere di incentrare il proprio canale su moda, musica, cucina, videogiochi, auto e moto, make-up, sport, viaggi, intrattenimento e tanto altro. Jake Paul, 27 anni, è nato a Cleveland e da bambini col fratello maggiore Logan hanno giocato a calcio. Il sogno di Jake era quello di entrare nella NFL, la lega professionista di football americano. Pensando che potessero divertirsi a filmarsi mentre giocavano a calcio, il padre gli procurò una telecamera. Così Jake e Logan si riprendevano mentre facevano scherzi. Jake Paul inizia sui social nel settembre 2013 pubblicando video sull’applicazione Vine. Quando viene sospesa ha accumulato 5,3 milioni di follower e 2 miliardi di visualizzazioni sull'app. Si trasferisce a Los Angeles proponendosi su YouTube con un crescendo di popolarità incredibile, al punto di ricevere sponsorizzazioni per la creazione di video, iniziando una carriera di successo. Nel 2018 decide di darsi al pugilato, facendo forza sulla popolarità acquisita da youtuber.

L’idea è azzeccata e inizia a combattere contro ex colleghi e atleti provenienti dalla MMA. Il 26 febbraio 2023 in Arabia Saudita, affronta Tommy Fury (11), fratello minore di Tyson Fury, e subisce sia pure per split decision la prima e unica sconfitta in carriera. L’idea di affrontare Mike Tyson nasce oltre un anno addietro e la sfida era prevista il 20 luglio. Rinviata a causa del riacutizzarsi di un’ulcera di Tyson. Stavolta sembra tutto a posto e al Tropicana Hotel & Casinò sono attesi 80.000 spettatori, mentre gli abbonati che la seguiranno via pay per vieux, superano i 25 milioni. Se si sono mossi due colossi come Netflix e la Most Valuable Promotions, significa che il business è assicurato. Trovo molto pelosa la morale di Repubblica, che afferma di trovare senza senso l’evento e che lo guarderà ugualmente. Potrebbe benissimo farne a meno. Mica glielo ha ordinato il medico.

Personalmente non mi affascina il confronto, ma prendo atto che se milioni di persone partecipano, significa che hanno ragione gli organizzatori. Che mettono in programma la rivincita tra l’irlandese Katye Taylor (23-1) la star assoluta del boxing femminile, capace di guadagnare borse di un milione di dollari e a 38 anni tenere il clou della serata concedendo la rivincita alla portoricana Amanda Serrano (47-2-1), 36 anni, sul ring dal 2009, iridata nei piuma dal 2011. Le due si sono affrontate il 30 aprile 2022 a New York e dopo una battaglia feroce e incerta, la Taylor ebbe la vittoria per split decision, mantenendo le cinture IBF, WBC e WBO leggeri. Il clan della Serrano, forse esagerando gridò allo scandalo. Nel proseguo, la Taylor tenta di scalzare l’inglese Chantelle Cameron (20-1) altra guerriera indomita padrona delle cinture IBO, WBO, IBF e WBC, a Dublino il 20 maggio 2023, ma subisce la prima sconfitta in carriera, sia pure per decisione maggioritaria.

Lungi dalla resa, l’irlandese ottiene la rivincita sei mesi dopo, sempre a Dublino, rimandando in Inghilterra l’inglese senza le quattro cinture, con lo tesso punteggio ma invertito. Da tenere conto che ogni match della Taylor è una battaglia non stop. E non sarà diverso contro la Serrano. Che Katye sia un fenomeno è indubbio. Ha iniziato a combattere nel 1998 a 12 anni, proseguendo senza soste, allenata dal padre Peter. Tra un pugno e l’altro ha fatto parte della nazionale di calcio irlandese, segnando un gol nel 2007 all’Italia. Da dilettante detiene il record assoluto di titoli mondiali ed europei, ha conquistato l’oro olimpico nel 2012 a Londra.

Nel cartellone figura anche il romano Armando Casamonica (14) 23 anni, campione italiano superleggeri, impegnato nella prova più difficile della carriera. Affronta il canadese Lucas Bahd (17) trentenne dell’Ontario, dal pugno micidiale, 15 vittorie per KO, che gli scommettitori danno favorito. Alessandro Cherchi che lo accompagna ha fiducia nel suo pugile. “Armando è pugile solido in grande crescita e ha una base tecnica non inferiore al canadese. Che picchia forte ma non è una roccia, quindi il rischio è reciproco. Per il pugile è una grande opportunità da sfruttare al meglio. Se la spunta avrà un nuovo ingaggio e una borsa appropriata. Lui ci crede e io pure”.

Giuliano Orlando