E’ la seconda volta che l’Italia ospita l’Europeo youth. La prima fu a Rimini nel 1980, alla sesta edizione. Sono passati 38 anni, per il bis, che diventa particolare. L’edizione fissata dal 17 al 25 aprile al PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi, la graziosa cittadina italiana di una delle regioni italiane più produttive, con notevole attività sportiva, segna la 28° puntata per i maschi e la nona per le donne. Nell’occasione, apre un nuovo capitolo, nel segno dell’innovazione, unendo uomini e donne, in linea con la contemporaneità che ha già ottenuto successo nell’europeo U22. L’indiretto confronto è uno stimolo importante per il settore femminile, che ha modo di osservare e valutare quanto c’è di meglio sul mercato. L’idea sviluppata dal presidente dell’EUBC, Franco Falcinelli da diverse stagioni, sta crescendo e conferma che questo è il modello organizzativo che guarda al futuro. Europei di grande spessore tecnico come confermano i numeri di partecipazione sia di nazioni che di atleti, stimolato dall’opportunità che l’evento assicura. In particolare la qualificazione per le Olimpiadi Giovanili, programmate a Buenos Aires in Argentina dal primo al 12 ottobre2018.
Le quote promuovono 70 maschi e 52 del settore femminile alla più importante rassegna riservata ai giovani di 17 e 18 anni. Con questo criterio: uomini kg. 49, 52, 56, 60, 64, 69, 75, 81, 91, +91, 7 atleti per ogni categoria. Donne: kg. 48, 54, 64, 69, in 4 per categoria; 51, 57, 60, 75 in 8 per categoria, 81, +81 in 2 per categoria. Da padroni di casa, i due tecnici responsabili Renzini (femminile) e Coletta (uomini) hanno presentato formazioni con dichiarate ambizioni, compito non facile, considerato che gli uomini nell’ultima edizione ad Antalya (Tur) sono tornati a casa a guantoni vuoti, mentre nel 2016 ad Anapa in Russia grazie a Nik Cordella (49) e a Pirrera (56) conquistarono oro e bronzo. Stesso bilancio con le donne, zero nel 2017, un oro e un bronzo con la Carini (69) e Lamagna (54) nel 2016 a Ordu in Turchia. Purtroppo alla squadra femminile manca Vittoria De Carlo argento mondiale in carica, ferma per infortunio. Le squadre sono le seguenti. Uomini: 49: M. Spada, 52: Cappai; 56:S. Spada; 60: Cangelosi; 64: Casamonica; 69: Cavallaro; 75: Millas, 81: Alaoma; 91: Nori; +91: Fiaschetti. Donne: 48: Rossi; 51: La Piana; 54: Tessari; 57: Sorrentino; 60: Delle Piane; 64: Er Raqioui; 69: Argentieri.
Gli europei youth maschili sono tra le rassegne più longeve in assoluto. L’esordio nel 1970 a Miskolc in Ungheria, denominati junior che comprendevano atleti dai 17 ai 19 anni. In quel periodo, l’attuale presidente europeo e vice AIBA, Franco Falcinelli, guidava come allenatore l’Italia. La rassegna, chiamata anche “Under 20”, si è protratta per 20 edizioni fino al 2007 a Sombor in Serbia. Quella successiva nel 2009 a Szczecin in Polonia, venne denominata Campionato Europeo Youth, con limite dai 17 ai 18 anni. Mentre si istituì l’europeo junior (15-16 anni) in precedenza chiamato Europeo Cadetti, la cui prima edizione non ufficiale venne inaugurata proprio a Roseto degli Abruzzi nell’ottobre 1992. La prima ufficiale ebbe luogo sempre in Italia ad Aosta nel 1996. Gli youth sono sempre stati la spina dorsale del movimento pugilistico in maglietta. Nelle numerose edizioni sono passati tutti i futuri campioni. Anche questa di Roseto non fa eccezione, mantenendo un alto profilo tecnico. Le iscrizioni, per considerando il calo fisiologico naturale, assicurano numeri da primato. Tra gli uomini ben 229 atleti e la presenza di 39 nazioni, contro i 193 pugili e i 33 paesi presenti ad Antalya in Turchia nel 2017. A Roseto , ne figurano 46 già titolari in Turchia, tra cui i medagliati Bernath (Ung) argento e Ibrahimov (Aze) bronzo nei 49 kg., l’inglese Price (52) e l’ucraino Bondarchuk (60) secondi, il +91 croato Biletic bronzo. La Russia propone il campione uscente mediomassimi Kolesnikov e tra le riserve figura Teterev che aveva dominato i medi. Ma ci sono anche molte new entry di valore, che hanno vinto negli jr. tornei di settore e gli europei di categoria. La crescita esponenziale del settore maschile potrebbe creare problemi di abbondanza. Nei 64 kg. figurano 33 iscritti, con l’ipotesi di poter disputare sei incontri in otto giorni. Troppi.
L’evolversi del pugilato femminile è un dato di fatto incontrovertibile e in Europa pur arrivando in seconda battuta, per una buona parte delle nazioni, ad eccezione del Nord e delle isole britanniche, sta indossando gli stivali delle sette leghe. Se al torneo U22 disputato a fine marzo in Romania, per la prima volta con la presenza femminile ed uno spettro di 4 anni per la partecipazione, dai18 ai 22, ha trovato l’adesione di 25 nazioni e la presenza 77 atlete, numeri da non sottovalutare, all’europeo youth in rosa, sono presenti 33 paesi e 193 atlete. Alla rassegna inaugurata nel 2008 a Yambol in Bulgaria, risposero 13 nazioni (Turchia, Russia, Bulgaria, Polonia, Romania, Ucraina, Ungheria, Inghilterra, Israele, Svezia, Finlandia, Galles, Danimarca) che portarono sul ring 76 atlete. Oggi il movimento è salito di qualità e numeri. A Roseto, saranno presenti le migliori jr. della scorsa edizione e 20 delle youth che hanno già preso parte all’edizione 2017 a Sofia, delle quali ben tre colsero l’oro. Si tratta della bulgara Stoyeva (51) e delle russe Shamonova (75) e Rybak (81) oltre all’irlandese Fryers (48) argento e dell’ucraina Sliusar (81) bronzo. A farsi largo ci proveranno sei delle vincitrici agli europei jr. 2017, la bulgara Zakifova (46), l’irlandese Moorehouse (48), le inglesi Dubois (60) e Richardson (63), la slovacca Triebelova (57) e l’italiana La Piana (50). Non sarà presente l’altra italiana Vittoria De Carlo, argento mondiale 2017 nei 60 kg. causa infortunio. Per otto giorni, Roseto degli Abruzzi sarà al centro dell’attenzione europea dei tanti appassionati della boxe giovanile.
Articolo scritto da Giuliano Orlando