Venerdì 14 settembre a Cusano Mutri nel beneventano, Mirco Valentino, l’ex ragazzo prodigio del dilettantismo tenta di cingere il tricolore professionisti dei leggeri. Mirco ha iniziato a tirare pugni nell’Excelsior di Marcianise, sotto l’ala di Brillantino che non ebbe dubbi sul talento di quel ragazzino magrissimo che pesava meno di 50 kg. Non si sbagliava il grande maestro recentemente scomparso. Nel 2002, a soli 18 anni, oltre al titolo italiano elite a Rovigo, vince i mondiali militari a Catania, battendo in finale il russo Alexei Tishenko, che in carriera conquisterà ben due volte l’oro olimpico (2004-2008), Per il piccolo centro campano, sito nel Parco del Matese, 4000 abitanti, si tratta di un debutto assoluto in guantoni, col tocco in più della diretta televisiva di tutta la riunione con inizio alle 20,30 sull’emittente Sportitalia. Serata Importante con Domenico Valentino (5), che gioca in casa, essendo originario di Marcianise nel casertano, dove la boxe è di casa.
Riconosciuta, la fucina più attiva d’Italia, dove sono nati Clemente Russo, due ori mondiali, due argenti olimpionici e successi importanti dal 2002 e Vincenzo Mangiacapre bronzo ai Giochi di Londra 2012 e altri podi iridati ed europei, passato recentemente professionista. Oltre a Mirco Valentino, per citare la cima di una lista assai numerosa. La bresciana Loreni Boxe ha scoperto la località ed ha allestito la sfida tricolore. La giunta comunale ha recepito l’importanza dell’evento, consapevole che il messaggio in guantoni avrà riscontri positivi per il territorio, superiori alle previsioni. I protagonisti non sono certo novellini, sia pure su percorsi diversi. Benoit Manno (17-2), 36 primavere, nativo di Vibo Valentia il 26 gennaio 1982 in provincia di Reggio Calabria - dove è nato anche il grande Giovanni Parisi nel 1967 - cresciuto a Torino dove ha iniziato a praticare boxe nei primi anni 2000. Nel suo record figura il tricolore superpiuma, datato 2011 a spese di Luigi Mantegna in quel di Torino e difeso nel febbraio 2012 a Savigliano battendo Angelo Ardito. C’è anche un tentativo europeo nel suo record. Nel 2014 contro Emiliano Marsili, il mancino di Civitavecchia, troppo superiore per sperare di spodestarlo, a Tolfa non lontano da Roma. Dopo la sconfitta si ferma un anno. Riprende senza troppa convinzione e dopo due incontri pensa sia giunto il momento del ritiro.
Così alla fine del 2015 appende i guantoni al chiodo. Che ci restano fino al 2017. La solita nostalgia del ring lo spinge a riprendere. Batte il non disprezzabile Luca Genovese. Nel frattempo Domenico Valentino viene indicato cosfidante al titolo dei leggeri. Il problema è trovare l’avversario. Solo Manno non ha tentennamenti. Il suo ragionamento è semplice: “Con Cammarelle e Russo, Mirco è stato il protagonista dei grandi trionfi in maglietta dal 2004 al 2012, affrontarlo è un onore. Cercare di batterlo è l’obiettivo al quale mi accingo, anche se non sarà facile”. In effetti, anche se Valentino che ha 32 anni, e il meglio dovrebbe averlo dato in maglietta, il tasso di classe dovrebbe consentirgli di togliersi anche qualche soddisfazione da professionista. A cominciare dal titolo nazionale. Cominciare una seconda carriera è sempre impegnativo, ma vivere di ricordi non serve a nulla, anche se quanto ha dato all’Italia nei dilettanti non si può ne devi dimenticare.
Nel 1999 a 15 anni vince il titolo italiano novizi nei pesi mosca, entra nella nazionale negli under 17 e vince al debutto contro l’Ungheria, battendo Nagy a Perugia. Da quel momento fa parte della squadra azzurra e prende parte ai vari tornei europei. Fa esperienza importante, vince il titolo nazionale jr. nel 2001 e sale nei piuma. Entra nella FFOO e nel 2002 sale sul podio al torneo di Bydgosz in Polonia, partecipa ai mondiali jr. a Santiago del Cile, disputa numerosi tornei all’estero e a novembre conquista il titolo italiano assoluto a 18 anni a Rovigo. Il mese dopo prende parte ai mondiali militari a Catania, vincendoli, battendo in finale il russo Alexei Tishenko, che in carriera conquisterà ben due volte l’oro olimpico (2004-2008). Prende parte a tre edizioni olimpiche (2004-2008-2012), argento ai mondiali 2007, oro nel 2009 e bronzo 2011 e 2013, un poker da record.
Agli europei, bronzo a Pola in Croazia nel 2004 e argento ad Ankara in Turchia nel 2011, subendo un furto clamoroso in finale contro il locale Keles, che aveva dominato per tutte le riprese. Passa professionista dopo 18 anni di attività dilettantistica e un record di oltre 200 incontri, lungo i quali ha affrontato il meglio dei leggeri, tra i quali l’ucraino Vasyl Lomachenko, impegnandolo niente male. Esordisce il 20 maggio dello scorso anno, battendo il milanese Davide Calì, collaudatore di professione, quindi il magiaro Tibor Meszaros e il corregionale Acatullo che in carriera ha tentato tre volte il tricolore. Lo batte netto e conferma le ambizioni in prospettiva. Ribatte Calì e il 27 aprile scorso Delic Milan che è l’ultimo avversario, in attesa della sfida che lo attende il 14 settembre a Cusano Mutri, la prima tappa di un percorso che guarda oltre. Come conferma il diretto interessato. “Forse avrei dovuto fare il salto di categoria dopo i Giochi di Londra nel 2012, ma è inutile piangersi addosso. Ho dato molto alla nazionale e forse mi attendevo qualcosa di più dalla federazione. Ma non importa. Faccio il poliziotto a tempo pieno e il pugile dopo i turni di lavoro. Va bene così. Oggi a 32 anni non si è matusa. Ci sono campioni del mondo più anziani del sottoscritto. Intanto voglio conquistare il tricolore pro, poi penseremo al passo successivo”.
La serata è arricchita da altri tre interessanti incontri, della colonia Loreni. Il leggero Hassan Nourdine (9-3), marocchino di 31 anni, da anni residente ad Asti affronta il giovane (24 anni), moldovo Dionise Tiganas (7-5-2) dal temperamento caliente che assicura spettacolo, ha svolto tutta la carriera in Italia, abita a Rovigo. Nei medi, il ventenne astigiano Etinosa Oliha (3) vuole confermare la serie positiva dal debutto affrontando il veterano Giuseppe Rauseo (2-43-3) 38 anni, che gioca in casa, essendo nato a Benevento e cercherà in ogni modo di capovolgere il pronostico. L’altro medio è Raffaello Shesh (4-01), 26 anni, toscano di Livorno che aveva lasciato anni addietro, stabilendosi a Berlino.
Nel 2014 debutta nei pro e ottiene 3 vittorie e un pari contro Denis Krieger, che in quel 2015 aveva un record di 11 vittorie, un pari e una sconfitta contro il georgiano Alex Benidze nel 2012, contro il quale pochi mesi prima si era preso la rivincita. A quel punto la carriera di ferma. Lo scorso anno torna in Italia e si affida al maestro Boncinelli che opera a Firenze e allena da sempre Obbadi, per riprendere l’attività. Combatte a Fiesole il 4 marzo e batte proprio Rauseo, che rivedremo a Cusano Mutri. Adesso lo aspetta il romeno Alex Petrica (2-38), in attività dal 2008, perdente di mestiere, attivissimo in Italia dove ha combattuto oltre la metà dei match disputati, ma attenzione a prenderlo alla leggera. Chiedere a Francesco Basile, tarantino residente a Coriano in Emilia, che dopo averlo battuto nel 2015 lo ritrova lo scorso marzo e finisce KO. Pugile avvisato, mezzo salvato.
Giuliano Orlando