"Giocare senza i tifosi sarà terribile. L'energia e la carica che offre il pubblico è il motivo per cui ci impegniamo e viviamo, anche noi golfisti".
Brooks Koepka, ex numero 1 al mondo, risponde così al PGA Tour che, per l'11 giugno a Fort Worth, in Texas, ha annunciato la ripresa dei tornei con il Charles Schwab Challenge dopo lo stop arrivato il 13 marzo - solo al termine del primo round del Players Championship in Florida - a causa dell'emergenza coronavirus.
Almeno i primi 4 eventi del PGA Tour che verrà (oltre allo Charles Challenge anche l'RBC Heritage, il Travelers Championship e il Rocket Mortage Classic) andranno in scena a porte chiuse e l'idea non sembra convincere soprattutto i protagonisti del circuito. Per l'americano Koepka giocare senza il supporto dei tifosi avrebbe infatti poco senso. "Scendere in campo e sentire l'applauso del pubblico è speciale. Immagino la scena di un putt decisivo, all'ultima buca, solo lì con il mio caddie. Non sarebbe certo emozionante". Dopo i dubbi dello stesso board del massimo circuito americano del green, che ha chiesto l'allargamento dei test, anche sierologici, e la paura, non nascosta del direttore del Charles Schwab Challenge, Michael Tothe, circa le preoccupazioni sul ritorno in campo, ora a far suonare un nuovo campanello d'allarme è Koepka, big del golf mondiale