"Sono sincero, ero a Napoli e a mezzogiorno e mezzo era impensabile giocare. Poi siamo partiti alle cinque e sembrava impossibile non giocare". Dal ritiro della nazionale Gianluigi Buffon torna sul rinvio della partita Napoli-Juventus. "Decisioni del genere si prendono molto prima, i tifosi si muovono in anticipo - spiega il portiere della Juve -. Di fronte ad un evento così imponente, a temporali che ci mettono in ginocchio, a sette morti, il calcio deve avere l'umiltà di mettersi da parte. Poi si possono creare ad arte delle polemiche sulle comunicazioni di questa decisione o su altre procedure".
Buffon dice la sua anche sul rapporto tra i giocatori e la nazionale azzurra. "Quando convocavano Conte in Nazionale, lui volava - ricorda il numero uno bianconero -. Il ruolo di Conte ora è diverso: ha iniziato un lavoro ambizioso, sarà dispiaciuto di doverlo interrompere per 10 giorni. Ma a tutti fa poi piacere avere un giocatore che va all'Europeo e segna cinque gol. E allora i club qualcosa devono pur cedere".