Stavolta nessun miracolo: per la prima volta in 55 anni di storia, infatti, l'Amburgo retrocede in Zweite Bundesliga, la cadetteria tedesca. Si ferma, quindi, l'orologio del Volksparkstadion, che teneva il conto dei campionati disputati dal club in massima serie. La società più antica di Germania, dopo stagioni a lottare per la salvezza, non è riuscita a raggiungere il terzultimo posto, che avrebbe garantito lo spareggio per non retrocedere. Inutile il 2-1 sul Borussia Monchengladbach, visto che il Wolfsburg ha battuto per 4-1 il già retrocesso Colonia, al quale l'Amburgo aveva anche promesso 1500 litri di birra in caso di successo alla Volkswagen Arena. Al termine della partita, inoltre, c'è stata un'invasione di campo, ed è stato necessario l'intervento della polizia tedesca.
Adesso, dopo la retrocessione dell'Amburgo, restano soltanto quattro le squadre che, nei cinque principali campionati europei (Spagna, Inghilterra, Italia, Francia e Germania), non sono mai retrocesse: Real Madrid, Barcellona, Athletic Bilbao ed Inter. Il Psg, invece, ripartì dai dilettanti dopo la scissione con il Paris FC. Se estendiamo il discorso a tutti i campionati, invece, troviamo anche Ajax, Feyenoord, Psv e Utrecht in Olanda, Benfica, Porto e Sporting in Portogallo, Galatasaray, Besiktas, Fenerbahce e Trabzonspor in Turchia, Olympiacos, Panathinaikos e Paok Salonicco in Grecia, Celtic e Aberdeen in Scozia, Dinamo Kiev in Ucraina, Cska, Spartak e Lokomotiv in Russia. Andando oltre i confini europei, invece, c'è il Boca Juniors in Argentina, Cruzeiro, Flamengo, Santos e San Paolo in Brasile, Colo Colo in Cile, Barcelona in Ecuador, Nacional e Penarol in Uruguay e Atletico Nacional, Millonarios e Independiente Santa Fe in Colombia.