C’era una volta il Lanerossi. Grande realtà, storico e prestigioso marchio di fabbrica. Il calcio a Vicenza era il Lanerossi: serietà, programmazione. E poi eccellenti risultati in cambio perché quando hai la società hai tutto. Oggi c’è il Vicenza che ha calpestato il Lanerossi, regala improvvisazione ogni dieci minuti, non ha un presidente affidabile (Cassingena), promuove improbabili responsabili di mercato e presunti apprendisti. Ci ricordiamo di Cristallini e Schwoch quando andavano in campo: da dirigenti non hanno ancora lasciato traccia. Abbiamo parlato del Vicenza più nelle ultime 48 ore che negli ultimi cinque mesi per ricostruire la goffa vicenda allenatore (che ha portato alla firma di Cagni fino al 30 giugno 2012), sintesi assoluta di una società allo sbando. C’era una volta il Lanerossi: che nostalgia…