Foto www.imagephotoagency.it
Ospite all'Assemblea Generale dell'Onu, Carlo Ancelotti ha avuto modo di incontrare personalità del calibro di Bill Clinton. Una giornata raccontata dall'ex allenatore del Bayern Monaco con molto entusiasmo: "Un'emozione trovarmi a parlare su un palco di fronte al mondo - dice il tecnico alla Gazzetta dello Sport in un posto dove si prendono decisioni importanti per tutto il pianeta. Ho incontrato Clinton e fatto una foto, è una persona che ha fatto tanto per il mondo, ed è ricordato come un grande presidente". Spazio, poi, al calcio, con l'argomento Nazionale subito accantonato: "Non ho ancora deciso: aspetteremo fino a giugno".
Ancelotti commenta allora il sorteggio delle italiane ai quarti di finale di Champions. "Un sorteggio complicato. La Juve ha qualcosa in più a livello europeo rispetto alla Roma, quindi il Real è più abbordabile. Per i giallorossi è più difficile, ma sono usciti dal brutto periodo e stanno andando forte. In Champions contano i dettagli, basta poco per sovvertire un pronostico. Non sono certamente favorite, perché affrontano due big europee, ma possono farcela. Certo, Real e Barcellona sono favorite perché hanno Ronaldo e Messi. I blaugrana hanno fatto meglio in campionato, ma non sono più forti dei blancos, si equivalgono". In campionato, invece, nessuna sorpresa per il sorpasso della Juventus sul Napoli: "Era la favorita, quindi non sono colpito. Gli azzurri hanno fatto bene, poi hanno perso ritmo con il ko con la Roma, ma a differenza non è abissale. I bianconeri sono più solidi e sfruttano al meglio i propri giocatori. Del Napoli mi piace la sua identità, che però ha anche la Juve". Solo elogi, invece, per il Milan di Gattuso: "Gioca da squadra, Rino è stato bravo a trasmettere l'idea del collettivo. Ha una grande forza di volontà e non molla mai, per lui tutto è possibile".