Calcio, Costacurta annuncia: ''Squadre B in Serie C dal 2018-19''. Inter e Milan interessate

Pubblicato il 9 maggio 2018 alle 15:30:49
Categoria: Serie A
Autore: Marco Corradi

Tifosi e società invocavano questa svolta da tempo, e ora diventerà realtà: c'è voluta una FIGC commissariata per dare il via libera alle seconde squadre in Serie C, scavalcando lo scetticismo del presidente Gravina e i dubbi dei club già iscritti alla terza serie per dare vita a un progetto necessario per far tornare a crescere il nostro calcio, e ridare credibilità a un sistema vetusto e lontano dalla contemporaneità. Gli esempi positivi delle squadre B, utilizzate tanto in Francia (dove vengono relegate nel CFA, la nostra Serie D), quanto in Germania e Spagna, non mancano, e anche il nostro calcio si adeguerà e introdurrà la possibilità di creare una seconda squadra: l'annuncio è arrivato quest'oggi dalle parole del vicecommissario FIGC Billy Costacurta, che ha spiegato nel dettaglio le modalità con cui verrà provato questo esperimento. Nella stagione del loro debutto, le squadre B verranno inserite al posto di quelle società che non riusciranno a iscriversi alla Serie C e non avranno soddisfatto i criteri minimi per partecipare al campionato, magari inasprendo i controlli già dal mese di giugno e non ammettendo società ''pericolanti'' per favorire l'ingresso di quante più seconde squadre possibili in una Serie C che tornerà a tre gironi da venti squadre.

L'inserimento delle squadre B sarà regolato dalla FIGC stessa, attraverso un bando che avrà regole ben precise e servirà a verificare l'interesse effettivo dei club nei confronti del progetto e la sostenibilità di questi nuovi team: Roma, Inter e Milan avrebbero già manifestato il proprio interesse alla creazione di una seconda squadra da schierare nella prossima Serie C, ma sarà la FIGC a scegliere quali club ammettere e quali saranno rimandati alle prossime stagioni. I giallorossi, al momento, sembrano la squadra maggiormente interessata, e potrebbero addirittura chiudere la Primavera per riversare tutti gli sforzi sulla seconda squadra: in teoria, però, le squadre B non andranno a sostituire la Primavera e ''annientarla'', e avranno un regolamento ben preciso. I team verranno inseriti in Serie C, e potranno essere sia promossi che retrocessi, con la sola discriminante di non poter giocare nella serie d'appartenenza della squadra madre (e dunque, come in Spagna, un'eventuale squadra B di un team di Serie A non potrà accedere alla massima categoria, e verrebbe esclusa nel caso anche da eventuali playoff): regole ferree per la composizione della rosa, che dovrà avere al suo interno giocatori U21 e due fuoriquota che non superino i 23 anni, ma soprattutto dovrà avere un'elevata percentuale (più del 50%) di giocatori eleggibili per la nazionale italiana. Una svolta molto interessante, che va a dare un segno di discontinuità rispetto al modello spagnolo: nelle squadre B iberiche il limite d'età è di 25 anni, l'Italia prova a fare a modo suo e azzardare delle seconde squadre molto giovani per aiutare i talenti del Bel Paese a fare esperienza col calcio dei grandi senza uscire dall'alveo delle big.