La Procura di Parma ha chiuso l'inchiesta su 25 persone coinvolte nel crac del Parma Calcio fallito a marzo del 2015. I reati sono: concorso in bancarotta fraudolenta aggravata, accesso abusivo al credito, truffa, bancarotta documentale. L'atto è stato notificato agli indagati, tra i quali risulta il nome dell'ex presidente Tommaso Ghirardi e dell'amministratore delegato di allora Pietro Leonardi. Tra le accuse, falsificazioni nei bilanci 2010-2014 con operazioni, come compravendite di giocatori, non contabilizzate o contabilizzate in modo errato per milioni.
L'indagine è stata condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Finanza, coordinata dal pm Paola Dal Monte. Secondo le indagini, sono state attuate delle operazioni illecite che hanno permesso la continuità aziendale priva del sostegno economico-patrimoniale di base. Queste operazioni, avrebbero aggravato ancora di più la situazione fallimentare del Parma Calcio che si è concretizzata il 19 marzo 2015. Negli atti si parla di compravendite di giocatori registrate a bilancio con valori di gran lunga superiori. Tra queste transazioni, risultano la vendita di Marco Parolo per 4,5 milioni, valore reale 6,5/8 milioni, e Gabriel Paletta al Milan per 1 milione a fronte di 8,5 di valutazione.