“Non sono sorpreso delle infiltrazioni di capitali mafiosi in certe società, perché il calcio crea consenso: in questo caso poi la connection è ancora più diretta, il capocosca Francesco Pesce, nato nel 1978 e ora latitante, fino a qualche anno fa era capitano del Rosarno, società che ha poi cambiato denominazione ed è diventata il Cittanova oggi sequestrato”.
Lo ha detto all'ANSA Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, a proposito del sequestro di due società di calcio di serie D (Sapri e Interpiana) nell'ambito di un'operazione contro la cosca 'ndranghetista dei Pesce di Rosarno.