L’Atletico Madrid è campione di Spagna, Real beffato

Si è chiusa una Liga che passerà alla storia come una delle più adrenaliniche di sempre. L’ha vinta l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, che ha beffato le probabilmente più attrezzate Real Madrid e Barcellona e si è ripreso un titolo che mancava dal 2014.

Una finale incredibile per quello che in questa stagione è stato senza ombra di dubbio il campionato più bello d’Europa. Se lo sono aggiudicati i Colchoneros, che hanno lottato, sudato e sfiorato il baratro contro il Valladolid, andando addirittura sotto, ma alla fine hanno alzato la coppa al cielo. Ha vinto la squadra più costante nell’arco delle 38 partite, la più abile a sfruttare le occasioni che le due regine del calcio spagnolo gli hanno concesso. Le due partite che hanno deciso il titolo sono state sfide incredibili: all’Estadio Josè Zorilla il Valladolid ospita l’Atletico Madrid con la speranza di un miracolo per salvarsi: deve vincere e sperare nelle sconfitte di Huesca e Elche. La squadra di Sergio Gonzalez fa la partita che deve fare, chiudendosi e tentando di pungere in contropiede. La tattica funziona alla grande e dopo un corner per l’Atletico il Valladolid avvia un contropiede da manuale, con tocchi rapidi, di prima e tutti in verticale, conclusa da Oscar Plano con la rete del vantaggio. I Colchoneros accusano il colpo, ma ritrovano vigore quando arriva la notizia dello svantaggio anche dei concittadini nell’altra partita. L’intervallo porta consiglio agli uomini di Simeone che entrano in campo con uno spirito di verso e trovano il gol del pareggio con una magia di Angel Correa, che salta due uomini nello stretto e anticipa tutti con un tocco di punta da calcio a 5 che beffa il portiere avversario. Questa volta sono i padroni di casa a subire il colpo e dieci minuti più tardi commettono un erroraccio difensivo che lancia in campo aperto Luis Suarez che, a tu per tu con Masip, lo fredda e porta in vantaggio i suoi. Questo è il gol che vale il titolo, con la partita che finisce 2-1 per l’Atletico Madrid e lo laurea campione di Spagna. Poco si può dire quest’oggi anche al Real Madrid, che in una stagione fortemente condizionata dagli infortuni se la gioca fino all’ultimo vincendo a fatica e allo scadere anche quest’ultima sfida contro il Villarreal. Per il Villarreal i tre punti erano fondamentali, se coadiuvati da un passo falso della Real Sociedad o del Betis, per qualificarsi alla prossima Europa League. Ospiti che trovano anche il vantaggio e mettono davvero alle corde i Blancos, che però fanno valere le loro individualità e trovano il pareggio al minuto 87 con il solito Karim Benzema e la vittoria con Luka Modric al novantaduesimo. Vittoria amara però per il Real, che si deve accontentare del secondo posto. Per il Villarreal invece l’Europa League la prossima stagione è definitivamente naufragata, con gli uomini di Emery che l’anno prossimo si giocheranno la Conference League o, in caso di vittoria della finale di Europa League contro il Manchester United di mercoledì, la Champions League.

In caso di qualificazione alla massima competizione europea sarebbe la quinta squadra spagnola nel torneo con l’Atletico Madrid, il Real Madrid, il Barcellona (vincente 1-0 contro l’Eibar in quest’ultimo turno) e il Siviglia. In Europa League, invece, la Spagna sarà rappresentata dalla Real Sociead, che batte 1-0 l’Osasuna con un autogol nel finale, e dal Betis Siviglia, che ribalta il Celta Vigo in una partita incredibile in cui va sotto 2-0 ma rimonta fino al 2-3. Verdetti anche in chiave salvezza: all’Eibar, già certo di retrocedere prima di questa giornata, si aggiungono il Valladolid e l’Huesca, che non va oltre lo 0-0 con il Valencia. Si salva invece l’Elche, che mette in campo la prestazione solida che gli serviva e sconfigge 2-0 l’Athletic Bilbao, conquistandosi la permanenza in Liga. Si è conclusa oggi anche la Bundesliga. Il Bayern Monaco, come già si sapeva da qualche giornata, è campione di Germania. Partita comunque pazzesca quella tra i bavaresi e l’Augusta, che il Bayern vince 5-2 con un gol di Robert Lewandoski al novantesimo che gli vale la rete numero 41 (quarantuno) del suo campionato e gli consente di superare il record di Gerd Muller proprio nell’ultimo minuto di campionato. Il verdetto che mancava in Germania era quello sulla salvezza: la spunta l’Arminia Bielefeld, che supera 2-0 lo Stoccarda in trasferta e ottiene il quindicesimo posto in campionato e la permanenza nella categoria. Vince anche il Colonia, 1-0 contro il già retrocesso Schalke, e si regala il play-out, ultima possibilità di giocare in Bundesliga il prossimo anno. A farne le spese è il Werder Brema, che viene sconfitto 4-2 dal Borussia Monchengladbach, scende fino al penultimo posto e retrocede direttamente in seconda divisione. Grandi partite quest’oggi, con tanti verdetti e la consegna di un titolo; e domani tocca alla Ligue 1.