Andres Iniesta in Giappone, Fernando Torres e Wayne Rooney negli USA: qualche anno fa trasferimenti di questo tipo erano inimmaginabili e sull'orlo della fantascienza, ma il calcio moderno ci ha insegnato a non stupirci più di nulla, soprattutto se si parla di giocatori al termine della carriera. La strada nipponica è stata aperta nei mesi scorsi da Lukas Podolski, ingaggiato dal Vissel Kobe con uno stipendio vicino ai 6mln annui, e verrà seguita nelle prossime ore anche da Don Andres: l'Illusionista, che ha lasciato il Barcellona con l'ultima, commovente, gara al Camp Nou, nonostante le lusinghe del Manchester City ha scelto di chiudere anche con l'Europa e approdare in Asia. La pista cinese era sfumata per lo stop governativo alla folle offerta del Chongqing Lifan (35mln annui più l'acquisto di 7mila bottiglie del vino di Iniesta), e così si è aperta quella legata allo stesso Vissel Kobe: il club di proprietà di Rakuten, ricchissimo sponsor del Barcellona, ha offerto a Iniesta circa 25mln a stagione e l'ha convinto a unirsi alla J-League. Il centrocampista spagnolo sarebbe già in viaggio per il Sol Levante e pronto ad avviare questa nuova avventura: la tv di stato giapponese ha confermato la firma col Kobe.
Dovrebbero recarsi negli States, invece, Fernando Torres e Wayne Rooney. L'ex Manchester United è reduce da una brutta annata con l'Everton, e neppure l'addio di Sam Allardyce l'ha spinto a cancellare l'idea della pensione dorata negli USA: Rooney si è accorto di non avere più i ritmi adatti per la Premier League, e avrebbe già raggiunto l'accordo col DC United, club che da qualche giorno non è più di proprietà di Erick Thohir. Un accordo ''bagnato'' da 17mln di dollari di buoni motivi e dalla fiducia totale del club di Washington nelle doti di Rooney, che potrebbe rilanciarsi in MLS a 32 anni. Discorso diverso per Fernando Torres, libero a zero dopo la chiusura della storia d'amore con l'Atletico Madrid e la vittoria dell'Europa League (unico trofeo internazionale coi colchoneros): l'attaccante iberico, ex Liverpool, a 34 anni vuole una nuova sfida e starebbe per chiudere coi Chicago Fire. Si ritroverebbe in squadra con Bastian Schweinsteiger, e sarebbe chiamato a riportare in alto una squadra che veleggia da qualche anno nella middle class dell'MLS: il trasferimento è stato reso possibile dalla presenza sulla panchina di Chicago di Veljko Paunovic, ex giocatore dell'Atletico quando El Nino iniziava la sua avventura da prolifico attaccante.