Una sfida titanica. Non si può definire altrimenti ciò che attende Steven Gerrard, che dopo vari giorni di rumours e indiscrezioni ha firmato ufficialmente coi Glasgow Rangers per il 2018-19, dando il via ufficiale alla sua carriera da allenatore. L'ex centrocampista del Liverpool e dell'Inghilterra, che aveva dato ufficialmente l'addio al calcio nel 2016 dopo una stagione in MLS con la maglia dei Los Angeles Galaxy e dopo aver vinto 9 trofei (tra cui spicca la Champions League) coi Reds, aveva iniziato ad allenare nelle giovanili del Liverpool e con buoni risultati. Gerrard ha guidato l'Under-18 in Youth League, uscendo solo ai quarti di finale contro il Manchester City (ai rigori), e l'ha portata a chiudere al terzo posto nel campionato di categoria alle spalle dei due club di Manchester: un buonissimo percorso, che gli ha aperto la strada verso la prima panchina tra i grandi. Stevie G ha accettato di buon grado il corteggiamento dei Glasgow Rangers, che hanno fatto firmare al 37enne ex centrocampista un contratto fino al 2022 e hanno tutta l'intenzione di iniziare un progetto ambizioso e volto a scalzare i rivali del Celtic dal primo posto fisso in campionato.
I Bhoys vincono infatti il titolo ininterrottamente da sette stagioni e senza concorrenza (i Rangers, negli scontri diretti, hanno pareggiato una volta e perso 2-0, 3-2 e 5-0), mentre il rinato Rangers, dopo la risalita dai bassifondi del calcio scozzese in seguito al fallimento e la riconquista della Scottish Premier League nel 2016, non è mai andato oltre il terzo posto che occupa anche nel 2017-18. Un terzo posto che significa Europa League, già giocata con esiti disastrosi nel 2017-18: i Rangers uscirono malamente contro i lussemburghesi del Progres, perdendo 2-0 fuori casa dopo l'1-0 di Ibrox e mostrando le prime crepe del progetto affidato a Pedro Caixinha. Il tecnico portoghese è stato poi esonerato a fine ottobre per gli scarsi risultati, con la squadra affidata a Graeme Murty, allontanato e sostituito da un traghettatore dopo il pokerissimo subito dal Celtic. Gerrard si trova di fronte dunque a una sfida titanica, con una squadra da rifondare dal punto di vista psicologico e tecnico (la rosa è di basso livello, con un centravanti-goleador come Morelos, qualche elemento esperto e poco altro) e un obiettivo ambizioso: arrivare al titolo e scalzare i rivali cittadini dall'infinito primato. D'altronde, l'ex centrocampista dell'Inghilterra (che ha già chiesto l'acquisto dell'ex compagno Skrtel) è ambizioso di natura, e ha accettato di buon grado la proposta dei Gers, come ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione: ''Sono onorato di essere qui - esordisce Gerrard -. Rispetto questo club, la sua storia e la sua tradizione. Non vedo l'ora di iniziare ad allenare e costruire un futuro di successi degno di questo club. Sono pronto ad affrontare ogni sfida, e ad essere un leader nel quale i tifosi e i giocatori possano identificarsi. Non ho paura della pressione - spiega Stevie G -, in club come questo la vittoria dev'essere l'unico obiettivo''. Riuscirà Gerrard a scalzare il suo vecchio tecnico Brendan Rodgers e lanciarsi anche come allenatore? Lo scopriremo a partire dall'estate 2018, ma intanto l'approdo dell'ex capitano del Liverpool sulla panchina del Glasgow Rangers ha già avuto il primo effetto: rivitalizzare un ambiente depresso.