Le società europee ai vertici del mondo del pallone hanno dato un bel calcio alla crisi economica nella stagione 2011/2012 mostrando, nel complesso delle prime 20 squadre europee, ricavi 'industriali', cioè non considerando le plusvalenze o le perdite da acquisti e cessioni di calciatori, di 4,8 miliardi, in aumento del 10% rispetto alla stagione precedente. A svelare l’incoraggiante risultato, che conferma che anche in tempi di crisi la gente non rinuncia a “mangiare” pane e calcio è la sedicesima edizione dello studio “Football Money League 2013” pubblicato da Deloitte.
Di che cifre stiamo parlando?
I numeri assoluti sono notevoli: il fatturato complessivo dei Top20 club calcistici del mondo ha raggiunto quota 4,8 miliardi di Euro, in crescita del 10% rispetto all'anno precedente.
Come se la passano i club italiani?
Innanzi tutto sono 5 le squadre della Serie A in classifica. In fuga il Milan, con 256,9 milioni di euro, che in Europa si posiziona in ottava posizione, seguito dalla Juventus che, grazie soprattutto ai ricavi dello Juventus Stadium, raggiunge il decimo posto con 195,4 milioni di euro. Segue l’Inter al 12esimo posto con 185,9 milioni di euro, mentre registra un vero e proprio exploit la performance del Napoli che scala la classifica di ben 5 posizioni arrivando al 15° posto con 148,4 milioni di Euro. La Roma al 19esimo posto è l’ultima delle italiane con 115,9 milioni di euro.
Le altre in Europa
A livello continentale si tratta comunque di un fenomeno che come importi assoluti premia soprattutto la creme del calcio. Se da un lato spicca che rispetto alla prima edizione della ricerca Deloitte (stagione 1996/97), i ricavi complessivi generati dai primi 20 club al mondo sono quadruplicati, dall’altro bisogna prendere atto che ormai le sole Top 20 rappresentano circa il 20% del totale dei ricavi dell’industria del calcio, a conferma della concentrazioni sui grandi club che caratterizza il businees calcistico. Il Real Madrid resta primo battendo con 512 milioni Barcellona e Manchester United.
Il commento
Dan Jones, Partner dello Sports Business Group di Deloitte, ha commentato: “La conferma della crescita per la stagione 2011/12 dimostra la continua capacità di resistenza dei migliori club calcistici agli impatti della crisi economica internazionale. L’industria del calcio riprende a crescere a cifra doppia (+10%) dopo +3% del 2010/11. I più grandi club d’Europa hanno dimostrato di essere ben posizionati per affrontare le sfide imposte dalla situazione economica grazie alla loro ampia e fedele base di tifosi e appassionati, alla capacità di catturare audience derivante dai broadcasting e all’abilità nel continuare ad attrarre grandi aziende come partner”.