Calcio in tv: ti senti più Trap o Caressa?

Pubblicato il 4 aprile 2016 alle 13:53:53
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

Quel “porcozzio” e quel “porca putt…” pronunciati a mezza bocca in diretta su Raiuno all’ora di cena hanno scaraventato nella bufera Giovanni Trapattoni, uno dei personaggi simbolo del calcio italiano. Ai vertici Rai (e non solo a loro) non sono proprio piaciute quelle due "espressioni colorite", scappate al Trap in telecronaca dopo un paio di nefandezze (calcistiche) della Nazionale di Conte durante l’amichevole contro la Germania di martedì scorso a Monaco. Al punto che Trapattoni, si dice, rischi addirittura di saltare gli Europei. Al suo posto, infatti, la televisione di stato avrebbe deciso di scegliere una seconda voce più “neutra” e più “rassicurante”. Ma i tifosi-telespettatori (e questo è il punto) che stile si aspettano da una telecronaca della Nazionale?

Perché parla proprio di stile il critico televisivo Giorgio Simonelli che, intervenendo nel dibattito, sgombra il campo da ogni giudizio morale: quello del Trap, piaccia o meno a chicchessia, è uno stile. Di pancia, da tifoso, basato su ogni singola azione della partita. Chiamatelo come volete ma resta pur sempre uno stile. Opposto e in netta contrapposizione a quello preciso e quasi scientifico dei telecronisti Sky o Mediaset che raccontano la partita con un approccio lontano anni luce da quelli dell’ex ct. Per intenderci, Fabio Caressa e Sandro Piccinini hanno poco da spartire col Trap. Anche loro toccano il cuore dei tifosi, certamente, ma con un codice di linguaggio spesso predefinito e calcolato, persino cinematografico. Trapattoni, invece, segue costantemente i rimbalzi isterici del pallone: i suoi “sì dai”, “bravo”, “ma nooo” sono qualcosa di completamente diverso.

 

TV TALK EXTRA → «È divampata la polemica dopo i commenti strozzati di Giovanni Trapattoni durante #GermaniaItalia su Rai1. Il suo è un modo di raccontare la partita completamente diverso da Sky: quello del tifoso che vive il calcio nella più grande emotività...» Siete d'accordo col nostro Giorgio Simonelli sul caso Trap?

Pubblicato da Tv Talk su Domenica 3 aprile 2016


Di fronte alla bufera Trapattoni non ha fatto una piega e anche questo è nel suo stile. Figurarsi se uno come lui, abituato a fischiare, saltare e imprecare sui campi di tutto il mondo, possa essere minimamente scalfito da una cosa del genere. Pochi giorni fa, in piena bufera, intervistato da La Zanzara su Radio 24, era stato diretto: "C'è un tentativo di farmi fuori, me l'hanno detto, me lo hanno manifestato. Ma non me ne frega più di tanto. Non vivo della Rai, non dipendo da nessuno. Per due euro che mi danno...". Trap e Sky, il sole e la luna, la pancia e il cervello. Due pianeti diversi. E tu come ti senti: più Trap, più Caressa o più Piccinini?