Il mondo del calcio piange la scomparsa di Joao Havelange, una delle figure chiave nella storia della Fifa. Brasiliano, nato a Rio de Janeiro l'8 maggio 1916, Havelange è stato presidente del massimo organo del calcio mondiale per 24 anni, dal 1974 al 1998. Si è spento proprio nella città brasiliana: era stato ricoverato un mese fa in ospedale per una polmonite, ora la triste notizie della sua scomparsa.
Di origini belghe (suo padre Faustin, mercante d'armi scampato per puro caso al naufragio del Titanic, fu tra i fondatori dello Standard Liegi), Havelange intraprese in giovane età una brillante carriera dirigenziale che lo portò ad essere eletto presidente della Fifa l'11 giugno 1974, alla vigilia dei Mondiali tedeschi. E' lui il principale responsabile dell'allargamento della fase finale dei campionati del mondo prima a 24 e poi a 32 squadre, col coinvolgimento dei Paesi africani e asiatici.
Nel 1998 gli successe Sepp Blatter, Havelange rimase presidente onorario della Fifa fino all'aprile 2013 quando si dimise per lo scandalo di corruzione che travolse il dirigente svizzero. Nella storia del calcio rimarrà per sempre la sua eterna diatriba con Diego Armando Maradona, esplosa dopo la finale di Italia '90: "Ha vinto la mafia, Havelange ha fatto vincere la Germania", le durissime parole del Pibe de Oro. Durante la cerimonia di premiazione, il fuoriclasse argentino strinse la mano a tutti i dirigenti. Fatta eccezione per il solo Havelange.