Stadi più vuoti dopo calciopoli: meno pubblico per i colpevoli

Pubblicato il 31 maggio 2012 alle 14:41:26
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Corruzione, combine, partite truccate, arbitri comprati, risultati stabiliti ancor prima di cominciare a giocare. Sei anni dopo lo scandalo che ha coinvolto il calcio italiano e che ha retrocesso la Juventus in Serie B, una nuova ondata di depravazione e deterioramento del sistema-calcio sta contaminando il nostro sport nazionale. Così, ciclicamente, si smette di parlare di formazioni, di tattica e di calciomercato, e ci si sposta nelle aule di tribunale. Per capire quanto lo sport più amato e più seguito d'Italia sia stato contagiato dall'infezione criminale.

Ma quanto incidono, a livello di numeri, gli scandali sportivi che investono l'Italia? Lasciando da parte le questioni etiche, la morale a cui nessuno crede più, i valori che lo sport dovrebbe incarnare, quali sono gli effetti sul business del calcio? Gli spettatori, disincantati, preferiscono sempre più il divano di casa agli scomodi seggiolini dello stadio. Non è una novità, perchè l'avvento delle pay-tv ha già da tempo modificato le abitudini domenicali del pubblico calcistico, ma adesso alcuni studi dimostrano (ce n'era bisogno?) che il sistema corrotto allontana ancor di più la gente dagli stadi. Le società coinvolte nello scandalo di calciopoli hanno subito un calo medio di presenze allo stadio che è visibilmente superiore a quello registrato dalle squadre non coinvolte.

E' quanto riporta Lavoce.info, prendendo spunto da uno studio accademico che evidenzia le differenze di pubblico tra le squadre implicate e quelle non, prima e dopo lo scandalo. Tra i quattro anni precedenti calciopoli e i quattro successivi, le società "colpevoli" sono passate da una media di 38mila spettatori a poco più di 30mila, mentre quelle non coinvolte hanno perso circa un migliaio di spettatori, passando da 23mila a circa 22mila. Va però detto che i dati risentono di due fattori principali: il primo è quello della Juventus tra le società implicate, che, essendo l'unica retrocessa, si fa carico di una riduzione più significativa delle presenze rispetto alle altre. Il secondo aspetto riguarda il numero e la dimensione delle squadre: quelle non implicate, oltre ad essere in numero maggiore di quelle coinvolte nello scandalo, sono anche più "provinciali", con stadi che non hanno la stessa capienza di quelli di Milan, Lazio, Juve o Fiorentina (le uniche eccezioni sono Inter e Roma). Resta, comunque, il fatto che il calo di spettatori in percentuale è decisamente più contenuto per le società "pulite" rispetto a quelle condannate. E la bomba del calcioscommesse non potrà certo aiutare e riempire di nuovo gli stadi.