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Dopo l'improvviso no rifilato da Carlo Ancelotti alla Federcalcio, Roberto Mancini è tornato ad essere il candidato numero uno per la panchina della Nazionale. Una possibilità sulla quale è tornato proprio l'attuale allenatore dello Zenit, intervistato da Gr Parlamento. "Da San Pietroburgo è difficile essere aggiornati su quello che sta succedendo. Posso dire che non ho mai avuto contatti con la Federazione", dice l'ex tecnico di Inter e Manchester City, già pronto a prendere il posto di Luigi Di Biagio a partire da giugno.
"Se un giorno dovesse arrivare questa possibilità - dice l'allenatore di Jesi - sarebbe molto bello, ma al momento non c'è niente. Ci sono tanti allenatori bravi che possono allenare la Nazionale, non sarà una scelta facile. Se dovesse chiamarmi? In Russia la linea non prende molto bene". Al nuovo ct, in ogni caso, spetta il difficile compito di far ripartire il calcio italiano, alle prese anche con problemi di tipo istituzionale, con Federazione e Lega commissariate. "Nel calcio tutti parlano di progetto, ma non c'è la pazienza di aspettare quando arriva una batosta. Non è bello vedere l'Italia assente ai Mondiali, speriamo di essere presto tra le prime al mondo, invece che essere al ventesimo posto, che stona. Con una federazione commissariata abbiamo vinto il Mondiale nel 2006, non so se ci possa essere un collegamento tra le due cose".