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Roberto Mancini è tra i candidati al ruolo di prossimo commissario tecnico della Nazionale italiana. Un'idea che stuzzica e non poco l'ex allenatore di Inter e Manchester City, attualmente allo Zenit San Pietroburgo, recentemente eliminato dall'Europa League dal Lipsia. "Sarebbe una cosa straordinaria, un prestigio enorme allenare l'Italia. Al momento, però, ho un contratto qui in Russia, devo fare del mio meglio, cercando di vincere com'è giusto che sia. Sento la mancanza del mio paese, vedendo giocare la Nazionale rimpiango gli anni 70, quando vedevo le partite".
L'Italia deve ripartire dopo l'eliminazione da Russia 2018. "Un peccato che non ci saremo - commenta amaramente Mancini - tutti avrebbero voluto vedere la nostra Nazionale qui, anche perché sarà un grande Mondiale dal punto di vista organizzativo. Hanno costruito grandi stadi, la Russia non vuole fare brutta figura, e non credo proprio che faranno, sarà al top". In caso non diventi il prossimo ct dell'Italia, però, Mancini dissemina qualche indizio sul futuro: "Mi piacerebbe provare qualche altro campionato, ma la Premier League è sempre il più bello. Ci tornerei, ma non in una squadra che vince sempre, ma in una che non lo fa da tempo. E' bello lì, perché i giocatori danno il 100% sia in partita che in allenamento, gli stadi sono pieni e c'è tanto entusiasmo in qualsiasi competizione, dal campionato alla Carling Cup". Sulla Serie A, invece, Mancini è meno positivo, anche se leggermente fiducioso: "Sarà difficile tornare agli anni belli del campionato italiano, sono stati commessi tanti errori. Bisogna migliorare, e credo che è possibile farlo, vista l'importanza del calcio per i tifosi e per il Paese".