Intervistato a margine di una premiazione in Piemonte, l'ex ct della Nazionale Gian Piero Ventura è tornato, a poco meno di tre mesi di distanza, sull'eliminazione dell'Italia dal Mondiale di Russia 2018. "Sono reduce da qualcosa che era più grande di me - le parole dell'allenatore riportate da La Repubblica - e ho pagato in modo violento. Mio padre mi ha insegnato a non mollare mai, e tre mesi non possono cancellare trentacinque anni. Fino alla partita con la Spagna eravamo primi, poi è crollato tutto, come sappiamo. Ma quello che ho fatto rimane. Non mi piace il passato, io vivo sul futuro, e il mio lavoro di allenatore riparte da qui".
Enigmatico, invece, l'ex tecnico di Bari e Torino quando si tratta di ripercorrere quanto accaduto dopo il doppio confronto ai Playoff perso contro la Svezia: "Voglio innanzitutto dare risposte - dice Ventura - senza certezze, ma con qualche presunzione. Nello sport, lo sapete, non perde mai soltanto una persona, ma tutto il sistema. Un giorno, per quanto riguarda me, tutto sarà più chiaro e capirete meglio. Per fortuna so e mi sono ricordato del fatto che nel calcio non esistono soltanto i risultati, il resto, se permettete, non va sminuito. Adesso, però, ho una grande voglia di ripartire".