Calcio, Trapattoni: "Mi rivedo in Sarri"

Pubblicato il 27 ottobre 2017 alle 13:30:08
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Danilo Supino

È stato uno dei più grandi tecnici che il campionato italiano abbia mai visto. Ha vinto con la Juventus di Platini e con l'Inter dei record dell'attesissimo scudetto. È stato un mediano difensivo tra i più arcigni della sua epoca, e senza dubbio della successiva. Maestro del catenaccio e ripartenza. Giovanni Trapattoni in un'intervista ha parlato della sua passione, il calcio, e del perchè ha rifiutato offerte di Cina e Costa D'Avorio.

Tante panchine in A, CT della nazionale italiana e irlandese, e chissà se il suo metodo sia ancora valido "Me lo chiedo spesso anche io. Sarei ancora in grado di stare nelle stanze per spiegare a un ragazzo magari in lacrime perché gioca e perché non gioca? Oppure lui chiamerebbero subito il procuratore? Alla fine del giro passavo da Platini e lui era sempre lì a fumare, non dormiva e mi diceva che non era tranquilla. Se non lo era lui...".Su Napoli e Juventus ha detto "Sarri. È stato molto bravo a convincere la squadra a stare con lui, i giocatori hanno creduto nella sua idea di calcio. Il Napoli mi incuriosisce. - continua - Mi ha sempre incuriosito (il Napoli, ndr). Fin da quando Ferlaino mi faceva la corte e mi diceva “Trapattoni metta la cifra e chiudiamo”. Ma io stavo bene dove vincevo, a Torino e poi a Milano. Ma quel tarlo è rimasto. Ecco, Sarri è un saggio anche nel sapere che la città esige molto. E allora non me ne vogliano Juve o Inter, ma Napoli merita lo scudetto". Allegri, invece "Cambia molto gli schemi. Ma deve correre il rischio di non accontentare tutti. Saprà gestire la situazione, ha qualità".Il Trap non allena più da 4 anni. Cina e Costa d'Avorio gli hanno fatto grosse offerte e lui spiega il perchè non ha accettato, sebbene la voglia sia tanta "Voglio troppo bene a questa donna (sua moglie Paola) per lasciarla ancora sola. Mi ha seguito per tutta la vita ovunque ma è stata categorica, “Giovanni stavolta vai da solo, io resto a casa”. E allora sono rimasto anche io".