Dopo la sfida tra Real Madrid e Juventus nei quarti di finale di Champions League, sono state sollevate, nei confronti dell'Uefa, diverse critiche e questioni: dalla Var alle polemiche circa la designazione da parte di Collina di Michael Oliver, fischietto del match del Bernabeu. Aleksander Ceferin, numero uno del massimo organo calcistico europeo, ha però difeso l'ex arbitro italiano: "Lui non ha colpe - ha detto in un'intervista alla Gazzetta dello Sport - in un certo senso, è come un allenatore: sceglie lui gli uomini migliori, poi queste cose possono succedere. Non serve cambiare designatore, e poi mi piace, ha dato tanto e prende le decisioni con personalità. Ha il mio totale supporto".
L'altro argomento caldo è l'impiego della Var in Champions, proposto dalla Fifa e da Andrea Agnelli, presidente della Juventus ma anche dell'European Club Association. Ceferin, però, conferma quanto affermato a febbraio: "E' come una Ferrari o una Porsche - dice il presidente dell'Uefa - non puoi guidarla subito, bisogna fare allenamenti e test offline per utilizzare al meglio la Var. Tutti devono capire come funziona, sinceramente ho qualche timore per il Mondiale, dove molti arbitri la utilizzeranno forse per la prima volta: spero non succedano scandali. Realisticamente, potremmo averla dalla stagione 2019/2020 e all'Europeo. Ho parlato con Agnelli ed è stato un vero gentiluomo. Era frustrato, ma non è stato aggressivo, pur non potendo nascondere le emozioni". Non mancano critiche, invece, nei confronti di Gianluigi Buffon, furioso contro Oliver nell'immediato post partita. "Quello che ha detto non è giusto - conferma Ceferin - ma posso capire la frustrazione di chi perde una partita al 93' per un rigore. Dal punto di vista del giocatore, si può comprendere".