Calcio e università, alla scoperta di chi si è laureato

Pubblicato il 24 ottobre 2024 alle 14:10
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Matteo Fausto Di Felice

 

Spesso e volentieri si è portati a pensare come il mondo dello sport abbia pochi legami con quello universitario. Certamente in Italia non siamo abituati a ragionare su un’impalcatura in cui le università prendono parte a dei tornei e hanno delle proprie squadre relativamente a diverse discipline sportive.

Detto questo, anche in Italia ci sono tanti atleti che sono stati in grado di portare avanti, parallelamente alla propria carriera sportiva, anche un percorso di studio accademico. L’idea, nell’opinione pubblica, del classico calciatore ricco e viziato, che non ha alcun legame con gli studi universitari, è stata soppiantata negli ultimi tempi. Infatti, ci sono stati diversi esempi di atleti, come messo in evidenza nel blog di Betway Sports, noto bookmakers online, in un articolo sui calciatori laureati pubblicato recentemente dove hanno saputo dimostrare le proprie qualità anche al di fuori del rettangolo di gioco, mettendo testa, cuore e impegno anche sui libri.

Un investimento per la seconda parte della carriera

In effetti, non c’è proprio il rischio che gli stipendi dei calciatori possano portarli ad avere problemi nell’affrontare la quotidianità una volta appese le scarpette al chiodo. Detto questo, però, con il passare del tempo sono sempre di più i giocatori che hanno cercato di reinventarsi una volta conclusa la carriera agonistica.

Insomma, non si tratta di una necessità di tipo economico, quanto piuttosto di ritrovare sé stessi una volta terminata l’epoca agonistica. Si tratta di una fase della vita piuttosto delicata per tanti calciatori, che devono affrontare una situazione piuttosto delicata a livello emotivo nello staccarsi completamente da una realtà fatta di allenamenti, partite, viaggi e ritiri, a cui, a volte, sembra impossibile separarsi.

Un conto, però, è quello di strutturare un percorso post-lavorativo, ovvero una volta ritiratisi, ma un altro è certamente studiare mentre si sta facendo il calciatore. Con allenamenti e impegni, anche in termini di viaggi, non è affatto semplice trovare il tempo e la voglia per poter mettere la testa sullo studio e affrontare studio ed esami. È chiaro che diventare calciatori non è una scelta di vita semplice, ma sono ben pochi i calciatori che sono stati in grado di iniziare un percorso universitario e portarlo a termine.

I calciatori con la laurea più famosi

Diamo uno sguardo, quindi, a quei calciatori che effettivamente sono stati in grado di stupire tutti non solo con il rendimento sul rettangolo di gioco, ma anche sui libri. Daniele Padelli, portiere che ha militato sia nell’Inter che nell’Udinese, ha concluso gli studi, raggiungendo il diploma di laurea in Scienze Motorie applicate al calcio.

Economia Aziendale è una delle facoltà più apprezzate tra i calciatori, come dimostrano Alessandro Buongiorno, ma anche Tommaso Pobega e Giorgio Chiellini. Il primo, fino allo scorso in forza al Torino e ora al Napoli di Antonio Conte, punto fermo del suo reparto difensivo, si è laureato in Economia Aziendale e ha discusso una tesi proprio sulla sua ex compagine granata. L’ex difensore bianconero, invece, in tante interviste aveva fatto emergere la sua passione per lo studio e la laurea conseguita in Business Administration aiuta a comprendere la sua direzione dal punto di vista degli studi.

In realtà, i calciatori che hanno portato a termine un percorso di studi universitario durante la carriera sportiva sono numerosi, molti di più di quanto si potrebbe pensare. Basti pensare, ad esempio, a Cesc Fabregas, ora allenatore del Como, che si è laureato in Economia e Commercio, piuttosto che ad Angelo Ogbonna, dottore in Giurisprudenza, senza dimenticare Spinazzola, che ha preso la laurea in Relazioni Internazionali, ma anche Mertens e Iniesta (entrambi laureati in Scienze Motorie) fino ad arrivare a Robert Lewandowski, laureato in Educazione Fisica.