Aubameyang, dopo i continui tira e molla dello scorso mercato dove è stato anche inseguito a lungo dal Milan, sembrava essersi convinto di concludere la sua modesta carriera sommerso dai milioni cinesi. Il passaggio del centravanti del Borussia Dortmund alla corte del Guangzhou Evergrande, campione in carica e allenato da Fabio Cannavaro, sembrava cosa fatta. Il costo dell'operazione si doveva aggirare sui 75 milioni di euro ma dall'Oriente è arrivata una clamorosa smentita.
Il club cinese infatti, tramite un comunicato, ha confermato che l'affare è saltato: "La storia del Guangzhou Evergrande FC che compra un giocatore di Bundesliga con una cifra di trasferimento significativamente superiore al limite massimo fissato dalle norme regolamentari della CFA è completamente infondata. Il club di Bundesliga coinvolto ha anche chiaramente smentito le voci durante le interviste con i media tedeschi. Guangzhou Evergrande continuerà a rispettare rigorosamente le leggi della CFA sui trasferimenti dei giocatori”. I problemi quindi sarebbero sorti a causa dell'elevato costo del cartellino dell'attaccante gabonese, che con i severi paletti imposti dal governo non può assolutamente essere tesserato da una società cinese.
Poche ore dopo infatti, dopo che si era anche parlato di un'asta al rialzo con il Beijing Guoan, le istituzioni cinesi tramite un altro comunicato hanno deciso di fare chiarezza facendo partire un'inchiesta sui due club: "La notizia di due club che hanno scatenato una guerra economica a suon di offerte per un giocatore straniero, è emersa recentemente su internet e ha attirato l’attenzione nazionale. La Federazione calcistica cinese attribuisce grande importanza a questa cosa ed ha inviato due lettere ai due club per chiedere loro di spiegare la situazione. Sarà avviata un’inchiesta sulla questione e qualsiasi violazione verrà severamente trattata in base alle leggi vigenti. La Federcalcio cinese continuerà a imporre norme per i trasferimenti dei giocatori in modo da frenare gli investimenti irrazionali da parte dei club e fornire un ambiente più giusto e sano per lo sviluppo dei campionati di calcio professionistici cinesi. Presteremo particolare attenzione alle attività di trasferimento dei nostri club nella prossima stagione e intensificheremo gli sforzi per esaminare le loro azioni. Qualsiasi violazione delle norme sarà severamente punita. Non ci sarà tolleranza". Una cosa è chiara: dalla Cina usciranno sempre meno soldi diretti in Europa per gli inviestimenti nel calcio, ecco spiegate anche le continue difficoltà di Suning, proprietaria dell'Inter, a intervenire sul mercato.