Esattamente un anno fa, il 14 luglio, si realizzava il colpo di mercato più clamoroso della sessione estiva 2017: Leonardo Bonucci dalla Juventus al Milan. Un acquisto che sembrava poter spostare gli equilibri della Serie A, ma 365 giorni dopo la situazione è completamente diversa: il divario tra la Juventus e il Milan (e tutte le rivali) si è allargato con l'arrivo di Cristiano Ronaldo in bianconero, e i rossoneri non hanno vissuto un'annata memorabile sia dentro che fuori dal campo. Una situazione che potrebbe convincere Bonucci a lasciare il Milan dopo solo una stagione.
Ad oggi, infatti, il club rossonero è fuori dall'Europa (si attende il ricordo di Elliott al Tas) e in società è tutto da ridefinire: il 21 luglio verrà confermato, o stravolto, il consiglio di amministrazione. Se alle questioni dirigenziali si aggiungono anche quelle economiche, ecco che l'addio tra il Milan e Bonucci non è da escludere. Il capitano è sacrificabile, visto che una cessione potrebbe portare anche ad una leggera plusvalenza. L'ex Juve ha uno stipendio elevato (10 milioni netti a stagione, bonus compresi), e una cessione al di sopra dei 30 milioni porterebbe quantomeno alla parità tra la somma spesa per acquistarlo e quella per lasciarlo partire.
Le possibili destinazioni sono il Paris Saint-Germain dell'amico Gianluigi Buffon ed il Manchester City di Pep Guardiola, come riporta La Gazzetta dello Sport, che sottolinea anche come sia andato in scena un incontro di quattro ore tra il procuratore del giocatore, Alessandro Lucci, e Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, ad oggi ancora rispettivamente ad e ds del club rossonero. Tra gli argomenti, anche Suso e Bertolacci, ma l'argomento caldo è stato proprio Bonucci. Per stabilire se è già da considerarsi concluso il matrimonio che, 365 giorni fa, sembrava anticipare l'inizio di una serie di successi.