Napoli-Cavani, la palla spetta al giocatore. Questo, in sintesi, il pensiero di Aurelio De Laurentiis, presidente del club partenopeo. Dal ritiro di Folgarida, il numero uno dei campani ha risposto ai tifosi insieme a Lorenzo Insigne e Carlo Ancelotti. Tra i temi, proprio il mercato, ed è lo stesso patron a mandare un messaggio ad Edinson Cavani, che non ha mai negato che sarebbe felice in caso di ritorno al club che lo ha fatto grande. Il grosso del lavoro, però, spetta proprio a lui.
"Cavani ha il mio numero - dice De Laurentiis - se vuole tornare deve chiamarmi, ridursi l'ingaggio e mettermi in contatto con il Paris Saint-Germain. A lui piacerebbe tornare, anche se non ci ha pensato due volte ad andare via. Ma guadagna 20 milioni ogni 10 mesi, e un solo giocatore non basta per vincere. Le altre squadre ci stanno violentando per portarci via i migliori giocatori, come Jorginho e Koulibaly: quando Conte mi ha offerto 58 milioni ho detto di no". Altro argomento caldo, lo scorso anno e la lotta Scudetto persa alla penultima giornata. "Il campionato della scorsa stagione è stato falsato, noi siamo la banda degli onesti. Questo è un calcio malato, nessuno ha il coraggio di fare mea culpa. Ora non ci sono più la Lega e la Figc di prima, vorrei ricominciare in modo serio".
Spazio anche ad Ancelotti ed Insigne. Il tecnico ha parlato della rosa attuale degli azzurri: "Non parlo di altri calciatori, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei miei, devo guardarli in faccia senza pensare ad altri. A centrocampo c'è qualità, abbiamo Hamsik, Zielinski, Fabian Ruiz, Rog, Allan, Diawara, che tutte le altre squadre ci invidiano, e Marek può fare il regista". Il classe '91, invece, torna sulla sfida che ha deciso lo scudetto: Inter-Juventus. "Ovviamente la stavamo guardando - confessa Insigne - e il risultato finale ci ha sicuramente condizionato, ma dall'anno prossimo penseremo solo a noi. In questo ci aiuterà il mister, è il più vincente d'Europa. Possiamo fare cose importanti con lui".