Calciopoli, Abete: "Juve deve valutare passo indietro"

Pubblicato il 14 dicembre 2011 alle 16:43:12
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Il tavolo della pace non ha sortito gli effetti sperati. Restano nette le divisioni tra le parti sullo scottante tema di Calciopoli. E a proposito del famigerato scudetto 2006, non si è risolta nemmeno la controversia tra la Juventus e la Figc: la società bianconera, esattamente un mese fa, depositò presso il Tar del Lazio il ricorso contro la Federazione italiana gioco calcio "chiedendo la condanna al risarcimento del danno ingiusto subito e dall'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa". La Figc la scorsa estate si ritenne incompetente sulla revoca del tricolore all'Inter.

"Il ricorso della Juve al Tar? Noi faremo la nostra parte istituzionale - spiega Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio -. Come federazione contrasteremo il ricorso in modo sereno, ricordo che finora le nostre argomentazioni sono state accolte da tutti coloro che hanno giudicato. Penso di avere la coscienza a posto, Calciopoli l'ho combattuta prima e ora mi trovo a gestirne gli effetti". Il risarcimento richiesto dalla società di Andrea Agnelli si aggira sui 443 milioni di euro: "Non ci sono fondi stanziati da parte della Federazione per fare fronte a questo ricorso - prosegue Abete - perché significherebbe fermarsi per due-tre anni, considerato che la federazione ha introiti di circa 180 milioni di euro l'anno. Inoltre, se la Figc costituisse un fondo rischi 'ad hoc' evidenzierebbe una preoccupazione per un percorso che finora è stato di grandissima linearità".

La Juventus farà un passo indietro dopo l'incontro di stamane a Roma? "E' una valutazione che farà la Juve se e quando lo riterrà opportuno, non c'è una situazione stressata - afferma il numero 1 di via Allegri -. Ho parlato con Agnelli a lungo con grande serenità. I rapporti personali sono di grande trasparenza".