"Fortino da espugnare? Si evidenzia da parte di tanti un'insofferenza verso un sistema, ma le regole vanno rispettate. L'insieme di norme della Federazione è interno al Coni e all'Uefa: noi siamo un ordinamento nazionale, va discusso il contenuto delle regole che è interno al nostro ordinamento". Così parla Giancarlo Abete, presidente della Figc, intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io Sport, trasmissione in onda su Radio Uno.
Dopo la settimana dei tribunali per Calciopoli, c'è ancora il partito degli scontenti, ma il numero uno assicura che c'è "la volontà di venire incontro ai club. Sicuramente vogliamo esaminare regole all'interno del Coni - prosegue Abete - e presto ne parleremo a un tavolo, come ben sapete. Ricordiamoci che l'art. 22 risale '93 e nessuno si è mai lamentato dal punto di vista sportivo". E precisa sulle decisioni del Tribunale di Napoli: "Comunque si tratta di sentenza di primo grado, dopo ci si può sempre appellare".
Abete in seguito specifica che "sia il Tnas che il Tribunale di Napoli hanno dimostrato chi è competente e chi incompetente in materia. Il fortino è ben difeso da logica di comportamenti e regole: noi siamo trasparenti e nessuno in federazione spadroneggia le regole". E sulle prescrizioni in merito allo Scudetto 2006: "Stefano Palazzi non emette sentenze, esprime solo la sua valutazione in merito. In secondo luogo, ricordo che l'esposto della Juventus dell'aprile 2010 è successivo alla prescrizione", conclude Abete.