"Luciano Moggi rappresenta comunque una parte importante della nostra storia. Siamo il paese del cattolicesimo e del perdono. Lo possiamo anche perdonare''. A dirlo è il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che otto anni dopo Calciopoli si dice favorevole all'opportunità di rivedere allo stadio l'ex dg dei bianconeri.
"In una cerchia di 20 società c'era un modo di comportarsi che è emerso dagli atti - continua il numero uno bianconero -. Lo juventino non può essere l'unico a pagare se tutti si sono comportati allo stesso modo. 'Se sono stato l'unico a sbagliare è giusto pagare' deve pensare lo juventino. Ma chi si è comportato allo stesso modo, non può uscire con uno scudetto in tasca. Non ci si può dimenticare di questo".
"A Napoli - insista Agnelli - ci sono due procedimenti penali che stanno arrivando alla fine e le carte dei tribunali danno l'idea di quello che si può fare. A quel punto potremo prendere una prima decisione su cosa fare in base all'iter processuale. Non ha senso parlare di prescrizione se emergono fatti nuovi. In quella stanza ci sono 20 società, non 7 miliardi. Moggi? Rappresenta una parte bella e importante della nostra storia. Siamo il paese del cattolicesimo e possiamo anche perdonare la gente".