"Non ho voglia di fare battute, non parlo". Queste le uniche parole che l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, ha pronunciato lasciando l'aula del Tribunale di Napoli dopo la lettura della sentenza di primo grado che lo ha riconosciuto colpevole e condannato a una pena di 5 anni e 4 mesi nell'ambito del processo Calciopoli. Moggi è stato riconosciuto colpevole di "promozione di associazione a delinquere".
A parlare, invece, è uno dei legali di Moggi, Nicola Penta: "Non me l'aspettavo assolutamente - commenta ai microfoni di Rai Sport -. E' una sentenza che dà ragione ai pm, abbiamo perso il primo round, cercheremo di ribaltare tutto in appello, anche se le telefonate che abbiamo portato sono rilevanti. Due anni e mezzo di dibattimento non sono serviti a nulla, i testimoni non sono stati creduti, le telefonate sono state ritenute delle millanterie. Moggi era sconcertato, ha detto 'Non ci credo', anche perché il dibattimento aveva detto cose diverse. Ascoltare questa sentenza per lui è stata una brutta botta. Andremo avanti fino all'infinito, portando nuove intercettazioni".