"Questa notte è stata trovata un'intercettazione che sconvolge il processo". A dichiararlo è Luciano Moggi, che prevede una svolta imminente nel processo di Napoli su Calciopoli. "Nel calcio ci sono delle cose importanti ed invisibili - spiega l'ex dirigente della Juventus a Radio Manà Manà - non si sa mai dove sono gli amici ed i nemici, bisogna ripararsi da tutte le parti".
"Purtroppo quando ero nel calcio questo aspetto non l'ho combattuto a dovere - continua Moggi -. Il 27 andrò a parlare io e vedrete che questo nuovo elemento dimostrerà il contrario di quanto ci hanno detto. Questa intercettazione dice che è stato fatto un processo volutamente per togliere la Juventus di mezzo e mettere al centro altri. Io dico solo di non avermi mai fatto cose che invece, stando alle intercettazioni, hanno fatto altri".
Moggi si sofferma poi sulla prestazioni dell'Inter in Champions League. "I nerazzurri sono un pianto greco - dice Moggi senza giri di parole -. Dal 2002 al 2003 sono stati cambiati 17 allenatori, il problema è societario: quando si prende un tecnico si deve sapere come gioca. Hanno messo questo povero Cristo (Gasperini, ndr) in un contesto non congegnale per lui: il dramma vero è che Moratti sui giornali ha chiesto il cambio del modulo ed il tecnico l'ha fatto".
"Quando un dirigente si intromette in questioni tecniche non fa che creare confusioni - conclude Moggi -. Solo in una stagione questo non è avvenuto, quando c'era Mourinho, ed infatti i risultati sono arrivati".