Calcioscommesse, Conte: "Esperienza terribile, finisce un incubo"

Pubblicato il 16 maggio 2016 alle 19:05:07
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

"Oggi finalmente si mette la parola fine a questa brutta storia". Con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il commissario tecnico della Nazionale azzurra Antonio Conte commenta la sentenza del Gup di Cremona che lo ha assolto dall'accusa di frode sportiva nell'ambito del processo relativo al calcioscommesse. "Quattro anni fa, con la perquisizione avvenuta nella mia abitazione alle cinque del mattino iniziava un periodo da incubo che a tratti mi è sembrato non potesse mai finire - scrive l'allenatore salentino -. Chi mi è stato vicino e mi conosce sa quanto io abbia sofferto alla sola idea che si potesse accostare il mio nome alla vergogna del calcioscommesse".

Nella sentenza di assoluzione pronunciata dal Gup "non emergono elementi per ritenere che sia Conte sia Alessio (assistente tecnico della Nazionale, ndr) fossero a conoscenza di operazioni di 'scommesse' collegate al risultato concordato della partita Albinoleffe-Siena, né tantomeno di 'corruzioni' (promesse e o dazioni di denaro) a qualche giocatore coinvolto".

Per Conte è il momento di concentrarsi in totale serenità sulla fase finale degli Europei che vedranno l'Italia protagonista in Francia tra meno di un mese: "Ringrazio la mia famiglia e tutti quelli che, e sono tantissimi, non hanno mai neppure per un momento creduto alle parole di chi aveva fatto dell'inganno il proprio stile di vita - prosegue il ct -. Come ho sempre detto anche a chi era chiamato a giudicarmi, sono un uomo di sport e non conosco altro modo di arrivare al successo se non attraverso il sacrificio e la totale dedizione. E' stata un'esperienza terribile che ho affrontato a testa alta. Lo dimostra il percorso che ho deciso di intraprendere all'interno del processo, senza cercare comode scappatoie come ho sempre fatto nella vita e nello sport. A tutti coloro che non hanno mai dubitato della mia lealtà, voglio esprimere la mia gratitudine, e rassicurare che da questa prova ne è uscita una persona più forte e ancora più motivata".