Caos Semenya, Iaaf ferma donne iperandrogeniche

Pubblicato il 12 aprile 2011 alle 15:27:53
Categoria: Olimpiadi
Autore: Redazione Datasport.it

Il caso di Caster Semenya ha aperto una nuova frontiera normativa nell'atletica leggera. La Federazione Internazionale (Iaaf) ha varato un provvedimento in cui vengono definiti i criteri per l'ammissibilità alle gare femminili delle donne con iperandrogenismo, ovvero con un'elevata presenza nell'organismo di ormoni maschili e con alterazioni di alcune caratteristiche sessuali.

E' la prima volta che una federazione sportiva internazionale si dota di una norma del genere: la Iaaf ha deciso di agire dopo la vicenda della sudafricana, oro negli 800 metri ai Mondiali di Berlino 2009, al centro di un controverso caso relativo alla sua identità sessuale.

Dal primo maggio, in base al nuovo regolamento, una donna con iperandrogenismo, riconosciuta come donna dalla legge, può essere ammessa a competere in gare femminili a condizione che i suoi livelli di androgeni (misurati in base al livello di testosterone) siano al di sotto di quelli maschili o, qualora dovessero raggiungere il livello degli uomini, non siano tali da costituire un vantaggio a livello agonistico. Una commissione medica riesaminerà i casi ai sensi della nuova norma: gli atleti, a cui sarà garantito l'anonimato, dovranno sottoporsi a tutti i controlli necessari per rivelarne l'esatta identità sessuale.