Parla Capello: "Cassano? Non conosce limiti"

Pubblicato il 4 marzo 2013 alle 09:55:25
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

Il parere di uno che lo conosce bene per descrivere Antonio Cassano a pochi giorni dall'ennesima litigata della sua carriera. E' Fabio Capello, intervenuto sulle frequenze di Radio Anch'io Lo Sport, a descrivere con parole forti il suo ex pupillo: "Speravo fosse maturato con la nascita del figlio, invece è sempre la solita storia - spiega il commissario tecnico della Russia -. E' un bravo ragazzo, molto generoso, ma non conosce limiti e quando sbrocca non si ferma più. Non conosce limiti nel rispetto dell'educazione. Questo ha influito sulla sua carriera, lui vede il calcio solo nel suo modo e non riesce a confrontarsi coi compagni, di cui inevitabilmente perde la stima".

Da un campione che sembra ormai una causa persa a uno che dimostra sempre la sua immensa classe: Francesco Totti. "E' semplicemente un fuoriclasse - il parere di Capello - e come tutti i fuoriclasse ha risorse illimitate: ora ha perso velocità ma sopperisce con la tecnica. Sono stato io il primo a spostarlo più avanti, perché mi resi conto che a livello balistico quando calcia in porta ha una percentuale di realizzazione molto elevata. Deve capire che non potrà giocare sempre, ma per me può fare ancora un paio d'anni".

L'ex allenatore di Milan, Juventus e Roma ha voluto parlare poi della crisi del Barcellona, atteso tra una decina di giorni dal decisivo appuntamento al Camp Nou contro la squadra di Allegri. "Io farei il paragone tra il Barcellona e il grande Ajax di Cruijff - l'opinione di Don Fabio -. Gli olandesi sorpresero tutti col pressing alto che all'epoca era senza dubbio un'arma in più. Noi ai nostri tempi però capimmo come contrastarli, e ora sta succedendo lo stesso. Il segreto è non fargli girare la palla velocemente, con un pressing compatto e ben articolato. Non so se il Milan sia favorito per la qualificazione, in generale mi sembra che ai catalani manchi una guida: non so se Roura possa essere all'altezza della situazione".

Un'opinione sulla Nazionale di Prandelli, che a Capello piace parecchio: "Credo che ci sia il giusto mix tra giovani di talento e giocatori d'esperienza - le sue parole -. Per me in Brasile l'Italia può andare lontano, sarà importante anche la Confederations Cup per fare il punto della situazione. Il giovane che mi piace di più? Senza dubbio De Sciglio".

Capello commenta anche la sua avventura in Russia, con il cammino fino a questo punto trionfale nelle qualificazioni ai Mondiali del 2014. "Ho scelto di puntare forte sulla difesa perché mi sono adattato alle caratteristiche dei miei giocatori, nonostante la carenza di grandi centrali di ruolo. I talenti non mancano, su tutti penso a Kokorin della Dinamo Mosca. Offerte da Abramovich per allenare il Chelsea? Non ho ricevuto alcuna proposta - conclude Capello - penso alla Russia perché a Mosca sto bene".