Sono state rese note oggi le motivazioni della sentenza della corte di giustizia federale che ha ridotto da tre a due anni la squalifica del Ds del Ravenna Giorgio Buffone, uno dei protagonisti dello scandalo delle scommesse.
L'illecito sportivo risale alla partita Lumezzane-Ravenna del 17 aprile, finita 0-0. Il 12 maggio, alcune settimane prima dell'inizio dell'operazione Last Bet, la commissione disciplinare aveva inflitto ai giallorossi una penalizzazione di sette punti e inibito Buffone per tre anni.
Di qui i ricorsi di società e Ds alla corte di giustizia, che dopo avere ridotto la squalifica a Buffone ha oggi comunicato le motivazioni della sentenza. Secondo la corte l'attenuazione della squalifica è resa necessaria dall'immacolata condotta pregressa di Buffone e dall'inibizione effettiva sull'esercizio dell'attivita lavorativa.
Il caso Lumezzane-Ravenna, da maldestro imbroglio di periferia, diventa ora un autentico nonsenso giuridico, risucchiato nel vortice dello scandalo scommesse che sta aprendo uno scenario diverso e più ampio.