Caso Pistorius, ribaltata la sentenza: fu omicidio volontario

Pubblicato il 3 dicembre 2015 alle 10:26:13
Categoria: Atletica
Autore: Redazione Datasport.it

Clamoroso ribaltone nel caso relativo ad Oscar Pistorius. La Corte d'Appello di Bloemfontein ha accolto il ricorso dell'accusa in merito alla morte di Reeva Steenkamp: l'atleta sudafricano è stato condannato per omicidio volontario. Per conoscere l'entità della condanna bisognerà attendere la nuova udienza a gennaio: la pena per l'uccisione della fidanzata non sarà inferiore a 15 anni, di cui uno già scontato.
 
"Qualsiasi persona razionale doveva prevedere che sparando quattro colpi di pistola in un bagno avrebbe ucciso". E' questa la motivazione della Corte d'Appello, che accoglie dunque il ricorso del pubblico ministero e ribalta la sentenza di primo grado, con la quale Pistorius era stato ritenuto colpevole di omicidio colposo per l'omicidio della fidanzata nella notte del 14 febbraio 2013. "Non si trattò di legittima difesa", le parole del giudice Eric Leach.
 
Pistorius si trova attualmente ai domiciliari per buona condotta. In Sudafrica, dove non esiste il terzo grado di giudizio, la pena minima per omicidio volontario è di 15 anni. Nel caso specifico dell'atleta bisognerà però tener conto della disabilità e dell'anno già scontato in carcere. L'entità della nuova condanna si conoscerà con ogni probabilità nel gennaio 2016; i legali di Pistorius potranno appellarsi alla Corte Costituzionale, l'unica istituzione in grado di ribaltare il verdetto.