Altra giornata campale nella bufera che avvolge Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc. Rispondendo alle domande di tanti interlocutori su Twitter attraverso l'hashtag #AskAlbertini, il rivale Demetrio Albertini ha rincarato la dose nei confronti dell'avversario: "La tolleranza zero che è regola nell'Nba è stata applicata. Se vogliamo chiedere ai nostri tifosi, dobbiamo anche dare l'esempio".
Un'altra riflessione di un certo peso su Tavecchio, nell'occhio del ciclone da venerdì scorso per l'uscita infelice sull'eccessiva presenza di extracomunitari nel calcio italiano. Albertini ha poi rincarato la dose: "Io metto la valorizzazione del calcio giocato al centro del programma. Chi frena le riforme? Una governance fatta di tante rendite di posizione da difendere". E ancora: "Qualcuno vota Tavecchio per la persona, qualcuno per la carica. Mi sembra che lo appoggiassero senza neanche sapere il suo programma". Intanto arrivano anche le dichiarazioni di Marco De Giorgi, direttore dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio: "Le parole pronunciate da Tavecchio sono sicuramente gravi, sia per il loro contenuto, sia perché pronunciate in un'assemblea pubblica. Sono parole gravi perché contraddicono un percorso che la Figc ha avviato da tempo sul tema della lotta al razzismo nell'ambito sportivo, anche in collaborazione con l'Unar. Un percorso che è importante riprendere e rendere ancor più incisivo anche alla luce dei dati sugli episodi di razzismo registrati nelle ultime stagioni calcistiche".
.@CNosari La tolleranza zero che è regola nell'NBA è stata applicata. Se vogliamo chiedere ai nostri tifosi, dobbiamo anche dare l'esempio
— Demetrio Albertini (@Albertini_TW) 30 Luglio 2014