Non accenna a smettere la bufera intorno a Carlo Tavecchio: dopo Sampdoria, Juventus e Fiorentina, anche la Roma, tramite le parole di James Pallotta, ha deciso di ritirare il proprio appoggio alla candidatura dell'ex sindaco di Ponte Lambro come presidente della Figc. "Riteniamo queste dichiarazioni imbarazzanti e umilianti per l'Italia" ha detto Pallotta. Stessa posizione ha preso il Sassuolo, tramite una nota sul proprio sito ufficiale.
Pallotta, che sta seguendo i giallorossi nella tournèe statunitense, è stato categorico su come si comporterà la società capitolina in vista del prossimo 11 agosto, data nella quale si eleggerà il successore di Abete alla guida della federazione. "Non rappresenta l'Italia e nemmeno la Roma, e non capisco come alcuni club lo sostengano. Lui non è il nostro presidente di federazione". A fare eco al club giallorosso ci pensa il Sassuolo di Squinzi, che con un virgoletatto precisa: "Il gruppo Mapei, proprietario del Sassuolo, fedele ai valori che ne hanno da sempre contraddistinto la presenza nel mondo dello sport, ritiene non più sostenibile la candidatura di Carlo Tavecchio".