La bruciante sconfitta della Juventus contro il Barcellona nella finale di Champions League a Berlino è ancora più dolorosa. E per capire il perché basta dare uno sguardo alle statistiche. Da stasera, infatti, la società bianconera ha il triste primato di squadra con più finali perse nella storia di quella che, ormai, può a ragion veduta essere considerata una Coppa maledetta. La delusione dell’Olympiastadion è addirittura la sesta nella storia della Juve. Staccate Bayern Monaco e Benfica, ferme a 5. Un record al quale, ovviamente, i tifosi avrebbero rinunciato volentieri.
Andiamo con ordine. La prima delusione arriva a Belgrado il 30 maggio 1973. Di fronte i bianconeri allenati da Vycpalek si ritrovano il formidabile Ajax di Cruijff che si impone 1-0 grazie a una rete di Rep dopo soli quattro minuti. Se la sconfitta con i lancieri poteva essere considerata prevedibile, decisamente più inattesa (e per questo ancora più cocente) quella di dieci anni dopo ad Atene. Il 25 maggio 1983 lo squadrone di Trapattoni con Platini, Rossi, Boniek, Scirea, Zoff e Cabrini viene incredibilmente battuta 1-0: decide un gol di Magath all’8’.
Ma è l’era Lippi che regala il maggior numero di delusioni. Con il tecnico viareggino in panchina la Juve vince sì la finale del 1996 contro l’Ajax a Roma, ma ne perde addirittura tre: il 28 maggio 1997 a Monaco di Baviera contro il Borussia Dortmund (3-1 con doppietta di Riedle e sigillo finale di Ricken dopo il momentaneo 1-2 di Del Piero), il 20 maggio 1998 ad Amsterdam contro il Real Madrid (1-0 con rete di Mijatovic) e il 28 maggio 2003 a Manchester ai rigori contro il Milan, in quella che finora resta l’unica finale tutta italiana di Champions. L’ultima notte amara è quella dell’Olympiastadion di Berlino: stavolta a fare festa è il Barcellona di Messi e Iniesta. Alla Juve non resta che piangere e sperare nell’ennesima rivincita. Nel 2016 la finale sarà a San Siro: quale migliore occasione…