Al Real Madrid serviva un'impresa, segnare due gol al Camp Nou senza subirne, ma dopo il primo quarto d'ora la sensazione è che sia veramente una missione impossibile. Dopo qualche sfuriata di Ronaldo, sempre indiavolato quando vede la maglia blaugrana, il Barca prende in mano la partita, dominandola per trenta minuti buoni nel primo tempo ma senza trovare il gol. Ci prova in un paio di occasioni Messi, devastante quando parte palla al piede, poi Villa e Pedro, ma Casillas salva sempre.
La ripresa inizia allo stesso modo, ma la vivacità del Real dura ancora meno (2-3 minuti a esser generosi). Dopodiché la squadra di Guardiola si riprende il campo e comincia un palleggio infinito che irride gli avversari fino al gol del vantaggio. E' il minuto 54' quando Iniesta trova un varco per Pedro che si infila con tempismo perfetto e col sinistro batte in uscita Casillas. 1-0 Barca e tanti saluti alla “real rimonta”.
E' la situazione ad hoc per il Barca, che senza l'obbligo di dover segnare fa quello che vuole, e la melina è a tratti imbarazzante per i giocatori avversari, che non toccano la palla per diversi minuti consecutivi. All'improvviso un lampo, al 64'. Contropiede madrileno con Di Maria che ha la palla buona per il pari ma la spara sul palo. C'è Marcelo pronto a ribadire in rete, 1-1. Qualche attimo di speranza negli occhi dei “blancos” ma ci sono ancora due gol da fare e la missione è improbabile, se non impossibile con questo Barcellona.
La partita termina in parità, il Barca va in finale a due anni di distanza dall'ultima volta. Si giocava a Roma e i ragazzi di Guardiola alzarono la coppa dalle grandi orecchie. A fine mese i blaugrana avranno un'occasione per conquistare la loro quarta Coppa dei Campioni.