Rivivi le emozioni di Bayern Monaco-Barcellona: cronaca, pagelle e tabellino
E' il Barcellona la prima finalista della Champions League 2014-15. Nella semifinale di ritorno i catalani perdono 3-2 all'Allianz Arena contro il Bayern Monaco e, in virtù del 3-0 dell'andata, conquistano l'ultimo atto della massima competizione europea per l'ottava volta nella propria storia, la quarta negli ultimi nove anni. Prova d'orgoglio della squadra di Guardiola, che va avanti con Benatia prima di venire ribaltata dalla doppietta di Neymar. Ripresa a tinte bavaresi: pareggio di Lewandowski e gol-vittoria di Muller, ma a Berlino va il Barcellona.
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Guardiola rinuncia alla difesa a 3 dei primi minuti del Camp Nou e punta su un 4-1-3-2 con Xabi Alonso in cabina di regia e la coppia d'attacco Lewandowski-Muller; Luis Enrique risponde con gli stessi undici dell'andata e il tridente da urlo Messi-Suarez-Neymar. Gara vibrante da subito, con Rakitic che al 4' ha l'occasione di chiudere i conti in inserimento: il suo destro ad incrociare è però smanacciato da Neuer. I bavaresi provano a crederci e al 7' Benatia inzucca di testa su angolo di Xabi Alonso l'1-0 della speranza.
Contro questo Barcellona, però, c'è davvero poco da fare: in un quarto d'ora, tra 15' e 29', Neymar chiude i discorsi qualificazione segnando una doppietta su assist al bacio di Suarez. Prima l'uruguaiano riceve da Messi e assiste il brasiliano che a porta vuota non sbaglia; poi nancora il 'Pistolero' scatta in profondità e mette in mezzo per O'Nei, che stoppa di petto e batte Neuer sul primo palo. Il tutto nonostante il Bayern continui a creare anche significative palle gol: Lewandowski ci prova in tutti i modi, ma trova a più riprese sulla sua strada un monumentale Ter Stegen.
Luis Enrique risparmia il secondo tempo a Suarez ed inserisce Pedro, con Messi che si sposta a fare la punta centrale. La nuova vocazione della Pulce, però, sembra quella da trequartista, e il gioco del Barcellona perde d'incisività. Poco male, perché il biglietto per Berlino i blaugrana ce l'hanno saldo in tasca. Il Bayern dà la sensazione di rallentare i ritmi per evitare brutte figure ma perviene ad un pari meritato con l'enorme giocata di Lewandowski. Al 59' il polacco riceve al limite dell'area, elude la marcatura di Mascherano con una finta da giocoliere e col destro non lascia scampo a Ter Stegen. L'orgoglio del Bayern è immenso, e al 74' un destro a giro di Muller su intelligente sponda di Schweinsteiger fissa il definitivo 3-2.
Un po' di statistiche: il Barcellona conquista l'ottava finale di Coppa dei Campioni/Champions League della sua storia, la quarta nelle ultime nove stagioni. Una Champions sin qui perfetta per Luis Enrique, che vola sulle ali delle tre bocche da fuoco Suarez, Neymar e Messi: 28 gol realizzati dai catalani, 25 solo dai tre attaccanti. Il brasiliano sale a 37 reti stagionali in 47 gare, di cui nove soltanto in Champions League. Numeri da capogiro, Real Madrid e Juventus sono avvertite: il Barcellona riconquista una finale che mancava dal successo del 2010-11. Sulla panchina dei blaugrana, in quella occasione, sedeva proprio Pep Guardiola. Il grande sconfitto di questa semifinale.