Dopo quattro anni, era Mosca 2008, il Chelsea ritrova la finale di Champions League. Di Matteo ha ridato vita ad un gruppo che molti avevano dato per morto ed è riuscito nell'impresa di ribaltare il risultato col Napoli negli ottavi, far fuori il Benfica nei quarti ed eliminare il magico Barcellona con una prova eroica. Eroica e dispendiosissima, tanto che il 19 maggio, all'Allianz Arena, il manager dei Blues dovrà fare a meno di quattro illustri squalificati come Terry (espulso per la ginocchiata a Sanchez), Ivanovic, Meireles e Ramires.
Assenze pesantissime, soprattutto quelle in difesa. Sì perchè se a centrocampo Di Matteo potrà comunque contare su ricambi eccellenti come Malouda e Essien, solo per citarne due, la retroguardia è a pezzi. Le speranze sono legate ai recuperi degli infortunati David Luiz e Cahill, quest'ultimo uscito proprio ieri al Camp Nou per un problema muscolare; sulle corsie ci saranno Bosingwa e Cole. Intanto Terry si è scusato per il suo gesto: "Ho messo in difficoltà i miei compagni di squadra. In quel momento ero un po' sorpreso, ma guardando il replay il mio gesto era da cartellino rosso. A livello personale fa male saltare la finale. Ma abbiamo meritato di passare il turno".