Un altro italiano prosegue la corsa in Champions League. E' Carlo Ancelotti, che spinge il suo Chelsea ai quarti di finale dopo lo 0-0 interno con il Copenaghen. La qualificazione i blues l'avevano conquistata in Danimarca con la doppietta di Anelka, a Stamford Bridge i londinesi hanno cercato la via del gol senza troppa convinzione, e il risultato non si è schiodato anche per la buona prestazione degli ospiti.
Il manager ex Milan opta per il tandem d'attacco Drogba-Anelka, con Fernando Torres in panchina. I ritmi di gara non sono affatto vertiginosi, il Chelsea conduce le danze accelerando raramente. L'attaccante più pericoloso è il russo Zhirkov, che per due volte sfiora il palo con il sinistro su incursioni offensive. Nel corso del primo tempo l'occasione migliore la crea N'Doye, senegalese del Copenaghen: splendida punizione da venti metri, palo pieno a Cech immobile.
Nella ripresa la palla gira ancora meno velocemente: il Chelsea non vuole rischiare nulla anche in ottica Premier League e i danesi si accontentano di un prestigioso pari in quel di Londra. Drogba litiga con la porta e si mette a dispensare assist, gli ingressi di Fernando Torres e Malouda non rinvigoriscono la manovra dei padroni di casa. Mikel colpisce la parte alta della traversa su azione da calcio d'angolo. Unica emozione in un secondo tempo da sbadigli. Il finale promuove dunque i blues, terza squadra inglese tra le ultime otto. Migliorato lo score dell'anno scorso, quando Ancelotti fu eliminato dall'Inter agli ottavi. Il viaggio continua.