Il Barcellona è la prima finalista di Champions League. Al Camp Nou, nella semifinale di ritorno contro il Real Madrid, alla squadra di Guardiola basta l'1-1 per staccare il biglietto per Wembley, dove il 28 maggio cercherà di conquistare la coppa per la quarta volta nella sua storia. Domani sera conoscerà il nome della squadra avversaria, una tra il Manchester United e lo Schalke 04 (i Red Devils hanno vinto 2-0 all'andata in Germania). Contro il Real privo di Mourinho (squalificato, lo Special One ha seguito il match in un albergo di Barcellona) i blaugrana partono forti del successo per 2-0 di una settimana fa al Bernabeu, ma nonostante questo giocano una gara d'attacco. Nel primo tempo è Messi ad avere un paio di buone occasioni, mentre il Real non riesce mai a tirare in porta.
Ripresa decisamente più vivace. In apertura l'arbitro De Bleeckere annulla un gol di Higuain per un fallo di Cristiano Ronaldo su Mascherano, una decisione che lascia qualche dubbio. Il Barcellona sblocca il risultato al 54': magia di Iniesta che lancia Pedro in profondità. L'attaccante, favorito da un velo di Messi, batte Casillas con un sinistro angolato. Il Camp Nou esplode, per il Real sembra finita ma dieci minuti più tardi le merengues pareggiano. Di Maria sorprende la difesa del Barça e si presenta a tu per tu con Valdes e colpisce il palo, poi riprende il pallone e lo serve a Marcelo che insacca a porta vuota. Siamo 1-1 e al Real servono altri due gol per passare il turno. Il Barcellona, però, ha i nervi saldi e amministra il risultato fino alla fine. Nel recupero tutti in piedi per applaudire Abidal: il difensore francese, che poche settimane fa ha sconfitto un tumore al fegato, torna in campo e gioca gli ultimi due minuti.