Minuto 85, l’Inter è sotto 1-0 con il Tottenham e sembra già condannata a non poter più sbagliare nel girone di Champions League. Ma uno spiovente capita sul destro di Icardi che da fuori fa partire una volée meravigliosa: 1-1. Non male come esordio nella massima competizione europea per il capitano nerazzurro. San Siro esplode, la marea nerazzurra cresce e travolge gli argini degli Spurs. Il 2-1 arriva la 92': sponda di De Vrij e zampata di Vecino, vero uomo della provvidenza per Spalletti quando si parla di Champions. Ora le chance di qualificazione per la, solita, Pazza Inter aumentano.
I primi dieci minuti nerazzurri sono di buona intensità anche se Nainggolan e Politano non riescono a innescare Icardi. Il primo squillo in realtà è di Eriksen, che al 13’ batte un calcio di punizione su cui Handanovic è attento. Il Tottenham comincia a prendere le misure e sulla fascia destra dell’Inter si accende il duello tra Skriniar, terzino occasionale, e Son, velocissimo esterno sudcoreano, che al 20’ fa prendere allo slovacco il primo cartellino giallo del match. L’Inter alza i giri e crea due occasioni, prima su un tiro cross di Perisic su cui smanaccia Vorm e su una percussione di Nainggolan ma il vero brivido arriva al 36’: Eriksen illumina e serve Kane, l’attaccante degli Spurs salta Handanovic ma non riesce a depositare in rete. Il portiere sloveno salva anche su un cross rasoterra di Aurier.
Nella ripresa il primo squillo è dell’Inter con un tiro a giro di Politano. I nerazzurri sembrano avere più confidenza con la palla tra i piedi ma sono gli inglesi a passare con Eriksen: al 53’ il talento danese salta un raddoppio a centrocampo, Handanovic respinge il primo tiro ma non riesce a bloccare il secondo, avvelenato da una deviazione. Gli Spurs sfiorano il raddoppio con Lamela ma De Vrij devia, provvidenzialmente, in calcio d’angolo. L’Inter non molla e si fa viva dalle parti Vorm con un colpo di testa di Perisic ma il Tottenham quando riparte fa paura: sulla botta di Davies Handanovic para e Son insacca ma parte in fuorigioco. L’estremo difensore nerazzurro tiene in careggiata i suoi arginando le incursioni di Lucas, subentrato al sudcoreano, e di Lamela.
Spalletti si gioca le carte Candreva e Keita, al posto di Perisic e Politano tra il 64’ e il 72’, ma davanti l’Inter non riesce a costruire minacce serie alla porta inglese. Pochettino comunque si copre togliendo Lamela per Winks. Ma all’85’ lo spiovente di Asamoah arriva sul destro di Icardi e fa esplodere San Siro. L’Inter sa che un pareggio comunque non metterebbe le cose in discesa in ottica qualificazione e allora parte l’assedio finale: i nerazzurri sembrano un’altra squadra e alla fine passano, ancora con Vecino con una zampata su corner dopo la sponda di De Vrij. L’uomo che ha regalato la Champions tira fuori dal cilindro un’altra zampata e porta i primi tre fondamentali punti nella massima competizione europea.
Michele Nardi