Le pagelle di Barcellona-Real Madrid, semifinale di ritorno di Champions League terminata 1-1
BARCELLONA
Victor Valdes 6 - Il Real non lo impegna mai sul serio, lui regala ai suoi tifosi qualche disimpegno da brividi. Niente da fare sul tocco sotto misura di Marcelo che sigla il pari.
Dani Alves 6,5 - Spinta continua sulla fascia e affondi costanti nella prima frazione, non demerita quando è Marcelo a tentare la controffensiva.
Mascherano 6,5 - Una sorpresa da difensore centrale. Nella gara di andata l’attendismo del Real non ha rappresentato un banco di prova valido, nel ritorno, sicuramente più aperto, conferma però le buone impressioni. Intelligente nei movimenti e reattivo nelle chiusure.
Piquè 7,5 - Una diga al centro della difesa, non lascia scampo ad Higuain. Quando i blancos cercano spazi in avanti per la conclusione o quando deve rilanciare il gioco, lui c’è sempre. Classe ’87, è ormai uno dei migliori difensori al mondo.
Puyol 6,5 – Anche sulla fascia sinistra, una garanzia. Sempre attento nelle coperture, si concede qualche sortita sulla corsia laterale.
Abidal 10 – Rientra a sorpresa sul terreno di gioco 46 giorni dopo l’operazione per superare un tumore al fegato, in tempo per ricevere la standing ovation di tutto il Camp Nou.
Busquets 5,5 – Quando nella prima frazione il Real accelera nelle ripartenze, soffre i ritmi alti e raramente riesce ad interrompere le trame madrilene. Ha un’occasione nel primo tempo ma il suo colpo di testa, debole, termina tra le braccia di Casillas.
Xavi 7 – Solita dose inesauribile di fosforo, congela il possesso palla e detta i tempi della manovra blaugrana. Insostituibile.
Iniesta 6,5 – Al rientro dopo l’infortunio, si vede poco nel primo tempo e non regala nessuno spunto degno di nota. Nella ripresa arriva il colpo del campione, con l’assist illuminante per Pedro che sblocca il risultato. Chiude nel tridente d’attacco.
Villa 6,5 – Tiene in costante apprensione Arbeloa e solo una grande parata di Casillas gli nega il gol nel primo tempo con un gran destro a girare. Meno incisivo nella ripresa, fino alla sostituzione.
Keita 6 – Corsa e intensità per congelare il pari e provare a sfruttare qualche ripartenza.
Pedro 6,5 – Grande dinamismo, notevole impegno anche in fase di ripiegamento e una freddezza da attaccante navigato quando Iniesta lo mette a tu per tu con Casillas. A soli 24 anni, non è più una sorpresa.
Afellay sv – In campo negli ultimi secondi.
Messi 7 – Quando parte palla al piede, nella difesa del Real scatta l’allarme rosso. Carvalho rimedia subito un giallo per fermarlo, Casillas deve distendersi per neutralizzare una sua conclusione. Meglio nel primo tempo, scende dal palco dopo il gol vantaggio, anche per evitare qualche intervento duro di troppo.
Guardiola: 6,5 – Forse sorpreso dall’avvio a viso aperto del Real, non si fa spaventare e conferma sia lo schieramento in campo che la vocazione offensiva dei suoi. Il gol di Higuain poteva cambiare volto all’incontro, quello di Pedro lo chiude virtualmente. Il duello sul campo con il Real lo vede uscire vincitore, ha ora la possibilità di entrare nella storia in caso di successo contro il Manchester di sir Alex Ferguson, già superato nel 2009 a Roma.
REAL MADRID
Casillas 7 – Primo tempo superbo, si esalta sulla conclusione di Villa e non si fa sorprendere nei minuti in cui il Barcellona intensifica gli assalti. Tiene in partita il Real ma deve inchinarsi a Pedro quando se lo ritrova davanti ad inizio ripresa.
Arbeloa 5 – Qualche timida incursione sulla fascia destra ma quando il Barcellona affonda sul suo lato con Villa, cola a picco senza opporre molta resistenza.
Albiol 5 – L’emergenza nella retroguardia del Real giustifica il suo impiego ma sicuramente non si tratta di un difensore all’altezza della storia e della tradizione merengue.
Carvalho 5,5 – Contro Messi va spesso in sofferenza e sarebbe stupefacente il contrario. Rimedia il prevedibile cartellino giallo dopo 13 minuti ma riesce a contenere la propria irruenza e ad evitare di finire anzitempo sotto la doccia.
Marcelo 6,5 – Soffre spesso le incursioni di Dani Alves, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cresce di intensità ed è bravo a trovare la rete del pari con una deviazione sotto misura, risultando alla fine tra i migliori.
Diarra 6,5 – Alterna pressing asfissiante a ripartenze condite da buona tecnica. Peccato che gli avversari nella zona nevralgica del campo siano maestri nella circolazione della sfera a ritmi altissimi.
Xabi Alonso 6 – Cuce il gioco e non si risparmia quando il gioco si fa duro. Reattivo nel rubare la sfera agli avversari nell’azione che porta al gol del Real, qualche fallo cattivo e inutile di troppo nel finale.
Di Maria 6 – A lungo fuori dal gioco, in occasione del gol di Marcelo è prima sfortunato nel trovare il palo, poi freddo nel pescare il brasiliano nell’area piccola. Cresce nel finale ma il Barcellona chiude bene tutti gli spazi.
Kakà 4,5 – La controfigura del fuoriclasse che ha trascinato il Milan alla vittoria in Champions nel 2007. Mai uno spunto, vaga tra le linee alla ricerca di una posizione che non riesce mai a trovare. Sicuramente non al top come condizione atletica, ma non basta per giustificare una prestazione così anonima.
Ozil 4,5 – Praticamente un fantasma in campo. Tocca la sfera due o tre volte, senza mai creare qualcosa di buono. Sicuramente un talento, troppo spesso discontinuo.
Cristiano Ronaldo 6 – Le sue accelerazioni palla al piede creano sempre apprensione ma la difesa di Guardiola, in un modo o nell’altro, riesce a limitare i danni. Tra i più attivi nel primo tempo, cala stranamente quando è il Real, dopo il gol di Marcelo, ad avere dalla sua l’inerzia del gioco.
Higuain 5,5 – Trova la via del gol ma un fallo di Cristiano Ronaldo su Mascherano vanifica tutto. Unico spunto prima della sostituzione, al termine di un duello con Piquè che lo ha visto uscire sempre sconfitto.
Adebayor 5 – Entra nella partita con troppo nervosismo, rischiando il rosso per una serie di interventi da censura. Nullo o quasi il suo contributo il fase offensiva.
Karanka 6 – Presente in panchina solo come portavoce ufficiale delle scelte e delle indicazioni di Mourinho, ha il merito di provarci senza esitazioni nei primi minuti ma non trova quel gol che avrebbe ridato speranza al Real. Sceglie Adebayor per intensificare gli attacchi nella ripresa ma la prova incolore del togolese aumenta i rimpianti per Benzema, rimasto in panchina. Porqué?
ARBITRO
De Bleeckere 6,5 – Le polemiche alla vigilia accendono un match di per se’ caldo. Freddo nei momenti chiave, bravo a punire gli interventi più duri senza farsi sfuggire di mano la partita, tarda forse troppo nel mostrare un cartellino ad Adebayor. Estrae il giallo ma anche il rosso non sarebbe stato scandaloso.